Scuola. Primo giorno di maturità per gli studenti biellesi: arriva “l’in bocca” al lupo di Lucia Azzolina

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Oggi, mercoledì 16 giugno, per gli studenti delle scuole italiane iniziano gli esami di maturità, che come ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi “non saranno esami di serie B”. Sarà una prova solo orale, ma non per questo una passeggiata. Richiederà, comunque, anche una certa dose di coraggio.

Definita spesso come “un rito di passaggio”, la maturità è la prima vera “prova” per studentesse e studenti. Porta con sé ansia, preoccupazione, paura, ma rappresenta anche il “debutto in società” per una generazione che in futuro prenderà in consegna il nostro Paese, e che ha dovuto fare i conti non solo con l’esame finale di un percorso scolastico, ma con l’emergenza pandemica, la Dad e una serie di situazioni “eteronome” e potenzialmente destabilizzanti corollario dell’emergenza sanitaria.

Ecco il messaggio che Lucia Azzolina, parlamentare biellese ed ex ministro dell’Istruzione ha rivolto al mondo della scuola in occasione di questa prova finale.

Come l’anno scorso, così quest’anno, l’idea di mantenere gli Esami di Stato, con una veste diversa ma seria, è nata dalla volontà di normalizzare il vostro percorso scolastico. Evitare cioè di alimentare la retorica sui giovani pigri e svogliati che vogliono un esame facile o non lo vogliono affatto.

Al contrario, siete i “ragazzi coraggio” che stanno lottando per riprendersi il mondo là fuori. Nessuno di voi ragazzi e ragazze sarà etichettato come “quello della maturità facile”. Non c’è alcun esame di serie B. C’è un esame vero che richiede studio, concentrazione e, appunto, coraggio.

Avrete ansia? Sì. È successo anche a me. Ero emozionata e impaurita, è normale. L’ansia può essere un motore per il successo, perché sprona a fare di più e meglio. L’ansia da esame ha una sola ricetta: ricordarsi che tutti abbiamo paura.

Impariamo a non aver paura di aver paura. Rimanere a casa, con un esame a distanza – o addirittura cancellato come chiedeva qualcuno l’anno scorso – avrebbe forse generato un effimero momento di conforto per lo “scampato pericolo”. Ma a ben vedere avreste solo rimandato l’appuntamento con il mondo. Che è là fuori e che avete tutto il diritto di riconquistare.

Se la “maturità” è un rito di passaggio, quest’anno possiamo sperare che coincida con un vero cambiamento di rinascita, l’inizio della fine di un incubo in cui siete stati precipitati. È stato un anno difficile eppure, girando le scuole, ho sempre avuto la stessa sensazione, confermata da tutti i vostri docenti: i ragazzi e le ragazze hanno pazienza, rispettano le regole.

E danno il buon esempio, spesso anche agli adulti.

In bocca al lupo! C’è un “dopo” che vi aspetta. Troverete la vostra strada, con l’impegno e qualche sacrificio, perché ciascuno ne ha una. E c’è un Paese che vi aspetta: forse ancora non lo sa, ma siete i ricostruttori che ci guideranno nel futuro.

Lucia Azzolina

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