Sciopero degli infermieri piemontesi in polemica con il governo Draghi. NurSind scrive una lettera aperta alla cittadinanza

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Prima sono stati definiti eroi, ricevevano applausi, pacche sulle spalle, attestati di stima e riconoscenza, oggi sono addirittura “bullizzati” dai pessimi no vax per il semplice fatto di fare il loro lavoro, che è quello di curare i cittadini, collaborando con i medici per salvare vite.

Sono i lavoratori della sanità: infermieri, ostetriche, OSS. Il NurSind Piemonte, sindacato delle professioni infermieristiche, ha indetto uno sciopero che si terrà venerdì prossimo, 28 gennaio, in piazza Castello, a Torino. E con una lettera aperta l’organizzazione sindacale ha voluto spiegare alla collettività le motivazioni di questa agitazione e invitare chiunque vorrà portare il proprio contributo alla manifestazione di piazza.

Di seguito il testo completo della lettera.

La presente per raccontare a voi tutti le ragioni della nostra protesta e i motivi che ci hanno portato a scioperare. Confidiamo nel fatto che tutti coloro che hanno apprezzato il nostro coraggio e il nostro lavoro possano condividere le ragioni della nostra protesta.

È proprio a loro che chiediamo un gesto di solidarietà, ben consapevoli del fatto che migliorare le nostre condizioni di lavoro significhi migliorare l’assistenza di tutti.

Il governo Draghi, inspiegabilmente, non ha ritenuto di dare un segnale di vicinanza agli operatori sanitari (infermieri, ostetriche, OSS, professionisti sanitari), erogando già da questo mese le risorse stanziate a dicembre 2020.

Le condizioni di lavoro sono diventate inaccettabili. Il peso della responsabilità che poggia sulle nostre spalle è sempre più gravoso, siamo fianco a fianco tutti i giorni con la morte. Da due anni non abbiamo una vita al di fuori del lavoro.

Abbiamo gli stipendi tra i più bassi d’Europa. Ci sobbarchiamo a nostre spese l’assicurazione, la formazione e l’iscrizione all’ordine professionale. Gli applausi e le pacche sulle spalle non ci aiutano ad arrivare a fine mese. La nostra professione è così svalutata che sono pochi a volerla intraprendere e sono molti invece quelli che si sono stancati e quelli che la lasciano.

Vogliamo poter dare ai nostri assistiti il meglio di noi, della nostra professione. Per poterlo fare abbiamo bisogno di un corretto rapporto infermiere/pazienti e di veder riconosciute e sviluppate le nostre competenze.

Non vogliamo creare disagio ai cittadini più di quello che già stanno vivendo. Vogliamo però che tutti sappiano che gli infermieri sono una risorsa fondamentale per tutti i sistemi sanitari del mondo, ma evidentemente non per il nostro Governo e le nostre Regioni.

Chi di noi può si ferma e sciopera, gli altri garantiranno i servizi essenziali, come sempre abbiamo fatto.

Per tutto questo vi invitiamo a partecipare alla manifestazione che si terrà il 28.01.2022 a partire dalle ore 10.30 a Torino in Piazza Castello e a voler portare il vostro contributo e la vostra solidarietà nella forma che riterrete opportuna e al quale saremo lieti di dare spazio.

Francesco Coppolella – NurSind Piemonte Segreteria Regionale

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