Sagliano Micca. Sotto sequestro l’area dei Fratelli d’Ambrosio su cui sorge l’antenna della discordia

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Nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 9 settembre, su ordine della Procura della Repubblica di Biella, il personale ARPA ha posto sotto sequestro il cantiere di Sagliano Micca all’interno del quale dal 14 maggio scorso insiste quella che abbiamo più volte definito “antenna della discordia”.

La proprietà della ditta Fratelli d’Ambrosio, già precedentemente recintata, è stata oggi “sigillata” lungo buona parte del perimetro con le bindelle bianche e rosse. Alcuni cartelli indicano che, a mente dell’articolo 354 cpp che reca in rubrica “Accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone. Sequestro”, l’area è inaccessibile.

«Ero presente anch’io quando stamattina i tecnici dell’Arpa sono arrivati a Sagliano – spiega il sindaco Antoniotti -. Non posso fornire nessun tipo di informazione poiché essendoci un’indagine della Procura in corso sono tenuto all’obbligo della riservatezza. Siamo solo stati avvisati del fatto che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori accertamenti di altro tipo rispetto ai carotaggi già effettuati nell’area interessata. Attendiamo quindi i prossimi sviluppi».

E proprio mentre continuano le verifiche, nelle ultime settimane, sempre in Valle Cervo, sono stati effettuati gli scavi per l’installazione di un’altra antenna nei pressi del cimitero di Comune di Campiglia Cervo.

I neoilluministi del terzo millennio, strenui sostenitori della tecnologia 5G e dei suoi derivati (compresi EVENTUALI danni alla salute e all’ambiente) possono quindi dormire sonni tranquilli. Il progresso avanza senza sosta, a lunghe falcate…

Se poi è lontano dalle case, tanto meglio. I nostri cari defunti non dovrebbero avere particolare nocumento dall’elettrosmog che li circonda.

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