Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera aperta inviata ai media locali dai consiglieri comunali del PD Biellese in merito allo sviluppo dell’area di via Carso. Un tema di cui si è discusso martedì scorso 12 aprile in seno all’apposita commissione consiliare.
Sul La stampa di martedì abbiamo letto titoli evocativi e affermazioni risolute: “Il futuro delle ex Pettinature e Lanifici Rivetti svelato nella Commissione”, “Tutto definito per le ex Pettinature”. L’annuncite del Sindaco, che gli era stata diagnosticata qualche mese fa dal suo alleato politico on. Delmastro, è ormai cronica.
Innanzitutto sulle ex Pettinature, se il lavoro della sovrintendenza è finito, ora comincia quello del Consiglio comunale, perché gli accordi sulle opere di urbanizzazione sono tutti da definire: ieri, per la prima volta, abbiamo potuto esaminare i disegni depositati in Comune dalla proprietà. Un tema cruciale, su cui i consiglieri hanno concordato bipartisan, è quello della pista ciclopedonale: infatti è da chiarire quanto sarà ampia, come verrà raccordata alla stazione e come proseguirà verso nord, ci sembra fondamentale che tutto il percorso sia percepito come un unicum, quindi è necessario che ai tre diversi proprietari siano date indicazioni precise e uniformi da parte del Comune.
Martedì abbiamo anche appreso che, dopo mesi di annunci sui giornali in cui sembrava che gli accordi fossero già presi, il Comune cambia rotta e decide di rinunciare allo spazio che la proprietà sarebbe stata disposta a cedere in cambio di oneri di urbanizzazione, perché: “Non sappiamo cosa farcene”. Da più di sei mesi chiediamo all’amministrazione di poter approfondire e riflettere insieme sulla destinazione da dare a quegli spazi, di aprire un dibattito pubblico in città, ma ci hanno sempre risposto che era prematuro perché “Non c’era niente di scritto” e adesso, che qualcosa di scritto potrebbe esserci, improvvisamente la decisione è presa ed è una decisione che dimostra, ancora un volta, l’assenza di progettualità e l’incapacità di confrontarsi all’esterno di questa maggioranza.
Certo non basta buttare lì qualche idea, bisogna studiare, valutare i pro e i contro, avere chiari i passaggi affinché si realizzi, un’idea. Non basta dire “sarebbe bello farci il museo del tessile”, perché questo magicamente si materializzi e funzioni. L’amministrazione non si è impegnata concretamente per perseguire né questa né alcuna delle altre opzioni che aveva messo sul piatto e oggi, probabilmente, stiamo perdendo un’altra occasione.
Infine, martedì scorso nulla è stato “svelato” sugli ex Rivetti, se non che la trattativa tra proprietari e
sovrintendenza è in corso e il Comune attende immobile, privo di qualunque tipo di iniziativa, che il
libero mercato faccia il suo corso. Il Sindaco si è detto ancora una volta disposto a svendere l’area della
città che più di ogni altro luogo racconta la nostra storia recente, quella che ha dato un’identità a Biella,
al Biellese e ai biellesi, che ci ha resi famosi nel mondo, che ci ha permesso di ottenere il riconoscimento
UNESCO, un posto unico nel suo genere dove si incontrano e scontrano natura e industria.
Rinunciare agli ex Rivetti in cambio di due supermercati nuovi di zecca (altri due supermercati?) non
costituisce un danno solo perché cancella un pezzo di memoria cittadina per sempre, non danneggia
solo gli altri supermercati della zona (come sostiene il Sindaco), ma svilisce un’intera area che, se fosse
valorizzata nella sua unicità, potrebbe essere il punto di partenza per un nuovo sviluppo della città e del
territorio, attrattiva non solo per i biellesi, ma anche verso l’esterno. Non a caso, forse, proprio qui
Pistoletto ha immaginato e disegnato per la prima volta il Termo Paradiso. E proprio per questo il tema
sta riscuotendo un grande interesse nel dibatto cittadino. L’unico che sembra non rendersene conto e
va avanti cocciuto è proprio il Sindaco.
Gruppo consiliare del PD Biellese
