Proroga dell’emergenza Covid al 31/12. E le “oche della democrazia” starnazzano al golpe di Giuseppi…

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Bene bene, oggi la peggior destra che la storia repubblicana ricordi (seconda solo a quella nazifascista), strepita, che nemmeno le Oche del Campidoglio, al golpe di “Giuseppi” Conte. Dimostrando una volta di più la sua totale malafede, aggravata dalla più avvilente deficienza tecnica.

Perché di misura puramente tecnica si parla: la proroga dello stato di emergenza, quello che concede al governo di fare ricorso a “mezzi e poteri straordinari” contro il SARS-CoV-2 è tutt’altro che una decisione politica.

Nemmeno questo riescono a capire, o fanno finta di non capire. Perché per dare in pasto alla loro truculenta claque un po’ di sangue, come si faceva a Roma nelle arene duemila anni fa, non riescono a trovare di meglio che starnazzare al colpo di stato, allo stato di polizia, all’attentato alla democrazia.

In buona sostanza, gli amichetti di Orban e dei conservatori americani, gente che… “prima gli Italiani” e poi in Europa vota regolarmente contro gli interessi del popolo italiano, vorrebbero farci credere che la democrazia nel Belpaese è sotto scacco a causa di una decisione tecnica.

Complimentoni!!!

Gli stessi che mendicano pace fiscale, condoni tombali e che se ne infischiano totalmente delle misure anti Covid, alla faccia di chi, diligentemente, si è sacrificato per il bene della collettività rispettando quelle stesse misure che il #semprepessimo e la sorellina di Forza Nuova calpestano continuamente.

Il virus, signore e signori, non è sparito, non è morto. A ben guardare, a patto che lo si voglia vedere, non si è suicidato, né, tanto meno, è emigrato su Marte. Il virus è ancora vivo e vegeto. Magri un po’ meno aggressivo, ma assolutamente attivo. Visto che in ben cinque Regioni l’indice del contagio è tornato ad essere superiore a 1…

Ora, possiamo fare finta di niente, credere alla narrazione più o meno negazionista di chi per interesse proprio continua a spargere benzina sul fuoco del malcontento e delle nuove povertà, ma i numeri sono numeri. E non mentono.

La proroga dell’emergenza sanitaria al 31 dicembre servirebbe semplicemente a permettere l’adozione di misure volte a circoscrivere eventuali focolai, a chiudere il perimetro di eventuali nuove zone rosse (anche se la speranza di tutti, nemmeno a dirlo, è che non sia necessario intervenire in tal senso) in modo tempestivo. Tutto qui. Né più né meno.

Al teatrino della politicuccia da marciapiede, come da copione, partecipa anche Forza Italia (che con uno dei suoi galoppini dà a Conte del monarca), ovvero il sedicente centrodestra moderato, lo stesso che sottobanco, col suo leader, l’ineffabile pregiudicato, tratta con Romano Prodi per dare corso al principio della sua autoconservazione…

Manca all’appello, stranamente, solo l’altro Matteo, quello di Rignano (incredibile, forse per una volta ha capito persino lui…), dopodiché l’arca è al completo e possiamo farla tranquillamente salpare verso i porti sicuri di nuove, meravigliose fregnacce.

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