Ponderano. Vittorio Pozzo e Hugo Meisl, storia di rivalità sportiva ma anche di rispetto reciproco

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È online il sesto articolo del blog dedicato alla figura di Vittorio Pozzo. La rubrica è inserita nel sito dedicato al Museo Vittorio Pozzo (www.museovittoriopozzo.it) e si propone di ripercorrere i passaggi più significativi della storia biografica e professionale del c.t. due volte campione del Mondo.

In questo sesto capitolo della rubrica, realizzato dal giornalista Niccolò Mello, viene raccontata la rivalità che vide contrapposti Vittorio Pozzo e Hugo Meisl che, insieme all’inglese Herbert Chapman, furono considerati i migliori allenatori di calcio degli anni ’30.

L’articolo racconta del rapporto tra due figure leggendarie del calcio europeo degli anni ’30, della loro rivalità (accentuata dalla storica inimicizia tra italiani e austriaci) ma anche della grande stima reciproca esistente tra i due, accomunati com’erano dalla passione per il calcio e da una cultura e competenza decisamente sopra la media.

Mello racconta di come i due fossero espressione di scuole di calcio diametralmente opposte, anche se entrambe vincenti: Pozzo metteva il gruppo e il risultato sopra ogni cosa. Meisl era un convinto sostenitore del “Donaufussball”, il calcio danubiano basato su raffinatezza estetica, dominio del gioco e degli spazi, triangoli stretti e scambi di posizione tra i giocatori.

Nell’articolo non mancano riferimenti agli incontri disputati tra l’Italia di Pozzo e l’Austria di Meisl. Nei cinque incroci, il c.t italiano ha prevalso sul rivale austriaco in tre occasioni, superandolo anche nella semifinale mondiale del 1934 (vittoria di misura dell’Italia per 1 a 0 con gol di Guaita).

Sul piano dei risultati di squadra l’Italia di Pozzo ha conquistato oltre al Mondiale 1934, anche le Coppe Internazionali 1930 e 1935; mentre l’Austria di Meisl ha portato a casa la Coppa Internazionale 1933. Il loro duello avrebbe potuto riproporsi al Mondiale 1938, che fu nuovamente appannaggio degli azzurri. Ma nel 1937 Meisl morì a 55 anni per un attacco cardiaco. E l’anno dopo l’Austria terminò i suoi giorni di nazione libera, annessa di forza dalla Germania di Hitler.

Comunicato stampa Comune di Ponderano

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