È stato presentato nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 3 settembre, nel corso di un’apposita conferenza stampa, il piano regionale “Scuola Sicura” in vista della prima campanella che suonerà lunedì prossimo 13 settembre.
Il presidente Alberto Cirio ha aperto l’incontro con i media facendo il punto sull’attuale situazione pandemica in Piemonte. Un andamento che conferma la nostra regione tra le più sicure: tutti i parametri utilizzati come indicatori dall’IIS sono sotto la soglia di pericolo, collocandoci tra le regioni a “rischio moderato”.
L’80% dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive non è vaccinato, l’occupazione di questi reparti è inferiore al 3% e l’incidenza è pari a 37 casi ogni 100mila persone. L’indice Rt è inferiore a 1. «Siamo convinti – ha sottolineato Cirio – che questi dati siano il frutto della buona campagna di vaccinazioni portata avanti nella nostra Regione».
L’obiettivo della giunta regionale, quando a partire dal 26 luglio scorso si è iniziato a lavorare su questo piano, è assolutamente quello di consentire la didattica in presenza. Come ha precisato il presidente Cirio, dopo aver ringraziato gli assessori presenti (Chiorino, Gabusi e Icardi), il piano “Scuola Sicura” poggia su due gambe.
La prima è costituita dalla campagna vaccinale in corso, mentre la seconda è rappresentata dai trasporti. In Piemonte il 92% del personale scolastico ha aderito alla campagna vaccinale (ovvero 117.300 persone su 127mila). Tra gli studenti, invece, la percentuale di aderenti alla campagna vaccinale scende al 60%: a fronte di una popolazione scolastica di 311mila studenti, solo 80mila hanno già completato il ciclo vaccinale, mentre gli altri aderenti hanno ricevuto solo la prima dose.
Si tratta, in ogni caso, di percentuali di tutto rispetto a livello nazionale, anche in considerazione del fatto che la campagna vaccinale per le fasce d’età più basse è partita in ritardo. «Il Piemonte – ha ancora spiegato Cirio – è stata la prima regione a liberalizzare gli hub vaccinali, e lo ha fatto con tre settimane d’anticipo rispetto all’iniziativa lanciata dal governo centrale». L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a vaccinare entro metà settembre con almeno una dose tutti gli studenti piemontesi.
In termini di prevenzione, dal 6 al 19 settembre sia alunni che personale scolastico potranno accedere liberamente e gratuitamente agli hub vaccinali per eseguire il tampone. Poi si procederà allo screening con test salivari, anch’esso su base volontaria, fin dall’inizio della scuola. Quindi, a campione, e con il coordinamento delle ASL, si procederà al contact tracing.
Per quanto riguarda i trasporti, la giunta Cirio ha stanziato una somma pari a 950mila euro settimanali per potenziarli. Sono state aggiunte 5.353 corse per gli autobus e 174 per i treni. I mezzi pubblici potranno viaggiare con una capienza dell’80% rispetto a quella prevista dalla carta di circolazione e i viaggiatori dovranno indossare la mascherina.
In classe, al contrario, se gli studenti sono tutti vaccinati non sarà necessario l’uso del dispositivo individuale di sicurezza.