PD Biellese. No all’aumento di fondi da Regione Piemonte alla sanità privata a scapito del SSN

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dalla Segreteria provinciale del PD in riferimento all’emergenza Coronavirus e alla volontà palesata dalla giunta regionale di centrodestra, in particolare dall’assessore alla Salute, Luigi Icardi (Lega), di aumentare i fondi destinati alla sanità privata a scapito di quella pubblica.

Il Partito Democratico Biellese vuole ribadire il grande ringraziamento e plauso alla Sanità Pubblica, all’Ospedale di Ponderano e in particolare a tutti i suoi operatori, rimarcando di aver sempre creduto e di continuare a credere che la salute non sia un business, ma un bene da preservare per tutti i cittadini indistintamente dai propri mezzi economici o stato sociale.

Ci chiediamo in quale direzione voglia andare la Giunta piemontese di centrodestra, se questa emergenza abbia portato a nuove conclusioni rispetto alla volontà espressa recentemente dal Presidente Cirio e dall’assessore Icardi di aumentare i fondi per la Sanità privata anche nella nostra Regione.

Il Partito Democratico Biellese chiede all’assessore alla Salute Icardi, all’assessora Chiorino, all’assessora Caucino e al consigliere Mosca di varare misure che stanzino investimenti nella Sanità Pubblica e di integrare personale sanitario carente e, nella situazione emergenziale, di mettere a disposizione adeguati DPI ove scarseggino perché la Sanità Pubblica non ha bisogno di spot ma di risposte serie e concrete.

La sede del Partito Democratico

Come evidenziato in un recente studio pubblicato su The Lancet, la letalità da Coronavirus Covid-19 non si è dimostrata molto elevata, ma è emerso che dipende strettamente dall’efficienza del sistema sanitario.

Per esempio, in Cina la mortalità variava dal 2,9% nella provincia di Hubei (intorno a Wuhan), più arretrata, allo 0,7% in altre province della Cina più efficienti.

Attualmente la salvezza è rappresentata da un buon Sistema Sanitario Nazionale e in particolare da efficienti e attrezzati reparti di Rianimazione e di Terapia Sub Intensiva. Per ora Biella è stata risparmiata dal virus, ma nell’eventualità sappiamo che nel nostro Ospedale sono presenti sia le competenze che le tecnologie per assistere e curare questa grave tipologia di pazienti per ridurre al minimo la letalità.

È evidente che Covid-19 ha mostrato il punto debole della Sanità della Regione Lombardia che negli anni è sempre risultata ai vertici, per qualità ed efficienza, in quanto ad erogazione di salute, ma che in questa occasione ha mostrato punti critici soprattutto nell’ambito della prevenzione che è quella che non produce profitto.

Abbiamo visto i medici di base sommersi dalle richieste dei loro pazienti e non sufficientemente attrezzati, questo nonostante la carenza cronica, la necessità di occuparsi di un sempre maggior numero di mutuati e sempre più anziani. La realtà dei fatti di questi giorni si è dimostrata ben lontana dalle recenti parole del leghista Giancarlo Giorgetti che qualche mese fa dichiarava “ma chi va più dal medico di base?”.

In tutto questo il sistema privato cosa sta facendo? In questa situazione critica sembra “non pervenuto”.  Come stiamo vedendo, nel contesto emergenziale la sanità privata e convenzionata, governata esclusivamente dalla logica del profitto, non partecipa alla tutela della salute collettiva dei cittadini.

In questi casi, elevati livelli di prestazione vengono richiesti solo al sistema pubblico, quello stesso sistema che è composto da lavoratori già sovraccaricati da ritmi di lavoro pesanti e a volte insostenibili.

In quest’ultima settimana si è letto di diverse segnalazioni riguardanti la mancanza o le ridotte quantità di dispositivi di protezione individuali (DPI), come mascherine e camici. Inoltre, nelle zone rosse, è emersa una carenza di operatori sanitari, infatti è stato necessario revocare le ferie del personale ed emettere bandi per l’assunzione urgente di medici e infermieri, ma anche di respiratori e biocontenitori.

Il Partito Democratico Biellese auspica che si apra una seria riflessione sullo stato di salute del SSN e sulla situazione in cui versano gli operatori sanitari, medici, infermieri e tecnici a cui viene chiesto in queste situazioni di mettere a rischio la propria vita e salute per il bene della collettività.

La Segreteria del Partito Democratico Biellese

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