PD Biellese. Dalla segreteria provinciale il commiato per le strade che si separano

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Nel momento in cui alcuni persanaggi politici di spicco del panorama politico biellese (Vittorio Barazzotto è sicuramente quello più altisonante) hanno deciso di seguire l’ex premier Matteo Renzi nella sua nuova avventura con “Italia Viva”, riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa diffuso da alcuni membri dell’attuale segreteria provinciale con l’obiettivo di tracciare un quadro dello status quo all’interno del partito. Perché, se è vero, come lo è, che a qualcuno il Partito Democratico di Zingaretti sta un po’ stretto, è altrettanto vero che l’humus politico e culturale (così come un lungo tratto di strada percorsa fianco a fianco) sono gli stessi.

Sergio Chiamparino e Rinaldo Chiola

In questi giorni di scissione e separazione abbiamo letto parole di abbandono da parte di alcuni, di analisi da parte di altri. Ci spiace leggere che vi sia una diffusa impressione che all’attuale classe dirigente del PD locale non importi degli usciti, quando invece ci sono anni di militanza comune che hanno legato le nostre storie.

Il nostro problema non sono i fuoriusciti, quanto l’identità del nostro percorso.

Non vogliamo perderla e quindi combatteremo perché rimanga la stessa, e in questa fase complessa non venga messa da parte. Noi, come altri, vogliamo portare avanti la testimonianza di un partito di centrosinistra che sia in grado da una parte di prendersi carico della storia e delle radici, dall’altra invece la gran parte di noi non ha padri e padrini politici, ha iniziato la sua storia nel Partito Democratico e lì intendiamo continuare ad espletare la nostra iniziativa politica.

Da sinistra, Andrea Basso e Luca Nobili

Dai tempi della Margherita e dei Democratici di Sinistra sono cambiate molte cose, alcuni di noi hanno lasciato un progetto per costruirne uno più grande, più europeista e riformista. Altri si sono uniti, a questo progetto nuovo, perché si identificavano in questo sincretismo.

Il PD è un partito ancora convintamente europeista. Oggi con Gentiloni, Sassoli e Gualtieri possiamo ricollocarci tra gli attori principali per rilanciare fondi strutturali e far arrivare attraverso Uffici Europa studi e progetti che finanzino le opere pubbliche e i progetti sociali.

Purtroppo ci troviamo a constatare che il tema posto da molti commentatori è partitico e non politico ovvero quello dell’isolamento del partito di sinistra. Rispondiamo in questo modo: in primis il PD oggi non è la sinistra che ha bisogno di una stampella moderata per fare la sintesi degli ideali e dei programmi.

Michele Lerro

C’è una parte “moderata”, anche se l’accezione è molto anacronistica. E questo lo dimostreremo con i fatti e con programmi locali organizzati con persone che hanno già nel DNA questa sintesi.

Non appalteremo mai all’esterno la rappresentanza dei moderati fino a quando la si potrà avere nel PD. Ora è così!

In conclusione, rivolgiamo un pensiero e un augurio a Vittorio Barazzotto, che ha dimostrato di mettere cultura e tempo a disposizione della collettività, che ha amministrato anche insieme a noi questa città, e a cui va il nostro in bocca al lupo.

Andrea Moro

Gli auguriamo buona vita per tutto ciò che di buono (e anche per le difficoltà che abbiamo incontrato) abbiamo fatto insieme e per ciò che saprà fare, anche per i temi che abbiamo citato.

Rinaldo Chiola Dirigente nazionale – Area DEM
Andrea Basso – Segreteria PD
Michele Lerro – Segreteria PD
Luca Nobili – Segreteria PD
Andrea Moro – Segretario GD Biellese

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