OsservaBiella. Online il II Rapporto annuale 2022: lo strumento di analisi territoriale diventa case history all’Università di Milano

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È stato pubblicato sul sito www.osservabiella.it il II Rapporto annuale 2022 di OsservaBiella – Osservatorio territoriale del Biellese, il progetto nato nel 2020 su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per osservare e monitorare la realtà della provincia, per conoscere i principali bisogni della comunità e, coinvolgendo gli stakeholder del territorio, attivare progettualità condivise e mirate, finalizzate alla crescita e allo sviluppo del Biellese.

Curato dal Laboratorio “Percorsi di Secondo Welfare” del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con gli uffici della Fondazione, l’Osservatorio si muove secondo due principi cardine: l’attenzione al protagonismo degli attori locali e la coerenza con l’Agenda 2030.

Grazie a un ampio e complesso lavoro di squadra tra 37 enti territoriali, pubblici e privati che partecipano alla raccolta dati in modo continuativo utilizzando circa 170 indicatori condivisi per descrivere il territorio biellese, ogni anno vengono realizzati un Rapporto annuale e un Approfondimento quali-quantitativo annuale, documento di analisi di un tema ritenuto particolarmente urgente e rilevante.

Grande cura viene poi dedicata alla condivisone pubblica dei risultati attraverso articoli di approfondimento.

Questi documenti permettono poi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e agli enti partner del progetto di avviare tavoli di coprogettazione specifici sui principali bisogni territoriali emersi avviando progettualità dedicate.

Una rete straordinaria e un modello di lavoro innovativo, capace di partire dai dati per incidere sulla programmazione territoriale in modo puntuale e tempestivo che hanno spinto l’Università di Milano, in seno alla quale il lavoro è nato, a voler portare OsservaBiella come modello nell’ambito dell’incontro “Sostenibilità, diritti, innovazione sociale” organizzato in occasione della presentazione del primo volume della collana della Milano University Press: “UNIMI Connect. Universo Terza Missione dell’Università” svoltosi a Milano il 18 novembre.

Il presidente della Fondazione CR Biella al convegno di Città Studi

Infatti la Società cooperativa impresa sociale Percorsi di secondo welfare, grazie alla forte sinergia con l’Università degli Studi di Milano, è stata individuata come uno dei casi studio di Terza Missione (le attività di disseminazione/comunicazione/policy making che si affiancano a didattica e ricerca) da presentare al Ministero ed è stata annoverata tra le 17 best practices dell’Università di Milano e una delle 2 nell’area delle scienze sociali.

Per questa ragione Secondo Welfare è parte di un volume che racconta queste esperienze virtuose. Il libro come detto è stato presentato venerdì a Milano, nell’ambito della manifestazione BookCityMilano, presso la Sala napoleonica dell’Università e in questo contesto OsservaBiella è stato posto come esempio interessante per dimostrare la capacità di lavorare con la società civile e di portare le competenze accademiche al di fuori del perimetro universitario.

«L’Università di Milano ci ha invitato a presentare OsservaBiella nell’ambito di questo importante incontro per sottolineare l’unicità di questo modello che è anche una buona prassi territoriale – commenta il segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Andrea Quaregna ­-. Grazie ai documenti redatti da OsservaBiella, la Fondazione ha infatti avviato un circuito virtuoso di analisi dei dati e progettazione partecipata attraverso tavoli specifici che hanno in breve tempo generato ricadute di grande impatto sul territorio come il Manifesto Biella 2030 dei giovani under 30 presentato in occasione del trentennale dell’Ente e con 10 idee per il 2030, la selezione del progetto biellese “Equilibri” sul tema della conciliazione nell’importante bando Bi.lanciare della Compagnia di San Paolo e cofinanziato dalla nostra Fondazione e infine la creazione di un tavolo di coprogettazione sul disagio giovanile che avvierà azioni specifiche per contrastare il fenomeno dei neet e il malessere psicofisico di questa fascia di età».

«Con Unimi Connect. Universo Terza Missione, la nuova collana della nostra Milano University Press, l’Università degli Studi di Milano si propone di raccontare il suo rapporto con le comunità e i cambiamenti che le sue tante e diverse ricerche contribuiscono concretamente a originare. Pensiamo in questo senso che il progetto Osservabiella, a cui hanno lavorato Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Secondo Welfare – Università degli Studi di Milano, sia un modello assolutamente virtuoso. L’idea che si costruiscano progettualità che puntano sulla creazione di legami tra i vari attori di un territorio per arrivare a forme di co-progettazione è per noi basilare tanto più che queste modalità di relazione sono capaci di rafforzare in modo incisivo l’impatto che si può generare», ha dichiarato Marina Carini, prorettore con delega alla Terza Missione, Attività Culturali e Impatto Sociale.

Tra i punti di forza di OsservaBiella spiccano inoltre l’adesione agli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030, in linea con il riconoscimento di Biella quale Città creativa Unesco e una programmazione condivisa per realizzare una crescita che sia sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.

L’Osservatorio inoltre contribuisce alla coesione territoriale offrendo occasioni costanti di incontro tra tutti gli stakeholder pubblici e privati, i quali si sono confrontati sulle tematiche affrontate e, in alcuni casi, hanno anche fornito dati utili per l’attività di ricerca, da affiancare alle informazioni fornite dagli istituti statistici e di ricerca europei, nazionali e regionali.

«La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha lavorato molto alla messa a punto di questo strumento di analisi territoriale perché solo conoscendo i dati è possibile progettare azioni davvero efficaci sui territori – commenta il presidente Franco Ferraris -. Un ringraziamento particolare va a Sara Diritti, responsabile OsservaBiella per la Fondazione, e a tutti i partner che, a ogni livello, hanno collaborato alla scrittura del documento perché senza di loro non sarebbe stato possibile metterlo a punto e soprattutto perché si stanno rendendo parte attiva per l’utilizzo dei dati nella propria progettazione territoriale, moltiplicandone così l’impatto».

OsservaBiella infine è stato protagonista nel fine settimana anche nell’ambito del primo Convegno nazionale delle associazioni dei consumatori organizzato a Città Studi dall’Associazione Tessile e salute, nell’ambito del quale il presidente Ferraris lo ha portato come esempio di buona ed efficace prassi territoriale.

c.s.

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