Ora legale. Questa notte lancette avanti di un’ora, ma potrebbe essere une delle ultime volte

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Alle 2 di questa notte, quando saremo già nel 31 marzo, si torna all’ora legale, mentre il Parlamento europeo ne ha da poco approvato l’abolizione. Dal 2021, infatti, gli Stati membri dell’Unione Europea potranno “arrogarsi” il diritto di scegliere il proprio fuso orario.

In ogni caso, questa notte, sarà bene ricordarsi di spostare la lancette degli orologi avanti di un’ora (il problema non si pone per smartphone, tablet e computer che lo fanno da soli). Come anticipato, potrebbe essere una delle ultime volte: il Parlamento europeo ha infatti approvato la risoluzione legislativa sull’abolizione dell’ora legale con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni.

Secondo la nuova norma, chi tra gli Stati europei deciderà di mantenere l’ora legale dovrebbe regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero spostare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021.

Il testo approvato rappresenta la posizione del Parlamento europeo nei futuri negoziati con i ministri Ue per la formulazione definitiva della normativa. In risposta alle iniziative dei cittadini, nel febbraio 2018 il Parlamento ha chiesto alla Commissione di valutare la direttiva sull’ora legale e, se necessario, presentare una proposta di revisione della stessa. A seguito della valutazione, che ha ricevuto 4,6 milioni di risposte con l’84% favorevole a porre fine ai cambiamenti di orario, la Commissione ha presentato la proposta, che dovrà essere concordata tra il Parlamento e il Consiglio per entrare in vigore.

A chiedere di cancellare il cambio di orario che scatta abitualmente in primavera, per terminare in autunno, sono stati soprattutto i paesi del nord Europa e quelli baltici, secondo i quali le ragioni del risparmio energetico sono ormai superate. Sono stati soprattutto loro a rispondere al sondaggio, lanciato da Bruxelles tra il 4 luglio e il 16 agosto: 4,6 milioni di risposte. L’80% ha risposto dicendosi favorevole all’abolizione dell’ora legale.

Secondo la stampa tedesca, però, sarebbe stata soprattutto la Germania a rispondere al referendum (per quasi due terzi), col risultato che il campione non sarebbe rappresentativo di tutti i cittadini europei. D’altro canto 4,6 milioni di persone sono poco più degli abitanti di Roma e hinterland.

Secondo Terna, il gestore della rete elettrica italiana, nel 2017 l’ora legale ha fatto risparmiare al nostro Paese 567 milioni di kilowattora, pari al consumo medio annuo di circa 200 famiglie, quantificato in 110 milioni di euro. L’orario estivo farebbe consumare meno anche dal punto di vista ambientale, con320 mila tonnellate in meno di anidride carbonica.

Non tutti, però, sono d’accordo. Secondo uno studio dell’Europarlamentolo spostamento delle lancette farebbe guadagnare solo lo 0,34% dell’energia consumata a livello europeo, con variazioni significative da Stato a Stato. Nei Paesi nordici, infatti, gli effetti dell’ora legale sono molto più ridotti, perché le ore di luce in estate sono maggiori per via della latitudine. Ricerche pubblicate in Norvegia e Svezia, ad esempio, stimano i risparmi rispettivamente in 16 e 30 milioni di euro, dunque molto meno rispetto a un paese come il nostro.

In Polonia, invece, il Parlamento ha commissionato uno studio che sottolinea i disturbi fisici del cambio orario due volte all’anno e in particolare il passaggio all’orario estivo. È per questo che qualcuno avrebbe ipotizzato di lasciare libertà di decisione ai singoli Paesi membri.

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