Morte del docente biellese dopo il vaccino anti Covid. Procura apre procedimento per omicidio colposo e sequestra il lotto AstraZeneca

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Nella mattinata di oggi, lunedì 15 marzo, a poco più di 24 ore dalla morte di Sandro Tognatti,  la Procura della Repubblica di Biella ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza per il lotto di vaccini anti Covid prodotto da AstraZeneca. La misura riguarda l’intero territorio nazionale e ha per oggetto il lotto ABV5811, al quale apparteneva la fiala di vaccino somministrata al docente cossatese.

Il provvedimento è stato assunto anche sulla base della decisione assunta nella giornata di ieri dalla Regione Piemonte, che ha sospeso “momentaneamente” l’inoculazione del siero prodotto da AstraZeneca in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria e della Commissione di vigilanza del farmaco.

Dal terzo piano di via Marconi precisano peraltro “che il provvedimento cautelare è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il decesso di TOGNATTI Sandro, tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso del predetto e la somministrazione del vaccino rientrante nel lotto ABV5811, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti ‘gravi’, non può escludere – allo stato – la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato”.

“L’accertamento della sussistenza di tale nesso eziologico – si legge ancora sul comunicato stampa diffuso dalla Procura – richiede necessariamente l’espletamento di un’autopsia, la quale stabilirà le cause del decesso; tali accertamenti, tuttavia, richiedono delle tempistiche che, seppur accelerate a fronte della gravità del fenomeno, non collimano con la campagna di vaccinazione, la quale è tutt’ora doverosamente in atto. Occorre quindi evitare che la prosecuzione delle relative somministrazioni sull’intero territorio nazionale possa causare ulteriori conseguenze (lesive o mortali), le quali vanno certamente evitate finché non si raggiunge completa certezza in ordine alla non riconducibilità del decesso di TOGNATTI Sandro alla predetta somministrazione”.

Il procuratore capo, Teresa Angela Camelio, ha preventivamente aperto un procedimento penale contro ignoti per il delitto di omicidio colposo (ex articolo 589 codice penale).

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