Lettera aperta della BFB: “La stagione finisce qui, ma nessun virus eliminerà le emozioni”

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Siamo in un momento particolare, drammatico, imprevisto, ma soprattutto nuovo. Mai la società moderna ha dovuto affrontare un’emergenza di questo tipo, di queste dimensioni. Un nemico perfido, silenzioso, crudele, che non fa distinzioni tra etnie, religioni, ricchi o poveri. Mai gli uomini sono stati chiamati alla massima collaborazione, accantonando gelosie, invidie, rivalità.Forse questo virus ci sta insegnando che si vince ”giocando di squadra”, lottando tutti assieme.
Sarà forse un caso, ma la vita ci sta chiedendo di mettere in pratica ciò che lo sport di squadra ci insegna da sempre. Si vince o si perde tutti insieme. Il basket, con i suoi cinque giocatori in campo, dove tutti insieme si attacca e tutti insieme si difende, è sicuramente uno degli sport che maggiormente rispecchia questo concetto. I nostri istruttori non smettono mai di inculcare lo spirito di gruppo sottolineando che, se si gioca da soli, non si va da nessuna parte. Oggi la vita diventa la migliore maestra. Ci sta insegnando il sacrificio, il mettersi a disposizione degli altri, sta tirando fuori, nella maggior parte delle persone, il meglio di sé.
Il massimo esempio e ringraziamento deve andare al personale sanitario, in prima linea in questa guerra. Ma anche a tutte quelle persone che ogni giorno si mettono a disposizione della comunità, coloro che vorrebbero stare a casa, ma ogni mattina si presentano puntuali al lavoro. Dagli addetti della grande distribuzione al negozietto di paese, dagli autisti ai dipendenti di uffici pubblici, e poi ancora forze dell’ordine, volontari, dipendenti di settori privati indispensabili, operatori ecologici. L’elenco potrebbe andare avanti ancora molto, senza trascurare chi resta “recluso” in casa per tutelare se stesso e il prossimo.
Permetteteci poi un ringraziamento particolare. In questi giorni ci è giunta la notizia della cancellazione dei nostri campionati regionali. Un piccolo sacrificio di fronte all’emergenza umanitaria. Ma comunque questa decisione, pur essendo nell’aria, ci ha colpiti come un pugno nello stomaco. La stagione agonistica finisce qui, lasciando un senso di vuoto e l’amaro in bocca. Non tanto perché le nostre squadre stavano ottenendo grandi risultati, ma perché sembra che tutti i sacrifici siano stati vani. Sembra… invece resteranno tutti gli attimi di gioia, i sorrisi, le emozioni che abbiamo provato. Nessun virus potrà toglierci queste sensazioni. Ed è per questo che si meritano un grazie speciale le nostre ragazze e le loro famiglie. Un grazie speciale anche agli allenatori, istruttori e all’intero staff. Promettiamo che questa è una pausa, un arrivederci a presto. Torneremo ancora a buttare la palla in un canestro,  torneranno i momenti di gioia, di festa. Tornerà l”emozione di una gara o la condivisione dello spogliatoio. Il sudore che cola negli occhi, il fiatone dopo una corsa e le grida del coach. Torneranno i momenti di sacrificio, la gioia dopo una vittoria o la delusione dopo una sconfitta. Il rumore della palla che rimbalza sul parquet e gli applausi del pubblico. 
Ora è il momento di stare separati, di rinunciare alla vicinanza fisica. Ma presto torneremo ad abbracciarci e ad emozionarsi insieme.
IL DIRETTIVO DEL BASKET FEMMINILE BIELLESE
c.s.

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