Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dalle Democratiche Biellesi sul tema dei consultori, come luoghi di accoglienza e ascolto che andrebbero potenzianti, al contrario di quanto sembra voler fare le giunta regionale presieduta da Alberto Cirio.
Riprendiamo il tema lanciato nei giorni scorsi da parte della Consigliera regionale del PD Monica Canalis sulla trascuratezza e sulla non presa di visione del problema inerente il potenziamento dei consultori da parte della Giunta Cirio e dell’assessore che dovrebbe essere quello competente sul tema salute.
La Legge che aveva istituito i consultori, ancora vigente, prevede che ci sia un consultorio ogni 20mila abitanti. In Piemonte, invece, ne abbiamo uno ogni 36mila abitanti. A questa carenza percentuale di servizi si aggiunge quella di ginecologi, ostetriche, assistenti sociali, psicologi.
Sul nostro territorio assistiamo, infatti, da anni ad un depauperamento di risorse umane e strumentali di questo Servizio essenziale per le donne, per i giovani e le famiglie, penalizzandone fortemente le prestazioni, e la funzione a scapito dell’utenza.
A sostegno del consultorio del nostro territorio le Democratiche Biellesi, insieme a tutte le associazioni di donne del Biellese hanno intrapreso, già anni fa, una battaglia per chiedere che lo stesso fosse potenziato, e tornasse ad essere, fra gli altri – come la legge l’aveva definito – un luogo di accoglienza e ascolto con personale formato.
Abbiamo chiesto con forza che il consultorio fosse inserito nel progetto all’interno della “Casa della Comunità,” nella sede del Consorzio IRIS, laddove vengono erogati anche interventi correlati e affini a quelli del consultorio, anche al fine di promuovere un approccio socio-sanitario integrato, ma la scarsità di personale presente nei consultori non aiuta a raggiungere questi obiettivi.
I consultori sono sorti, non solo, come luoghi di ascolto, supporto, visite mediche, ostetriche per le donne, ma anche come servizio essenziale per la prevenzione, di cui il territorio ha assoluta necessità. Per fare tutto questo – che teoricamente la legge prevede – c’è bisogno di personale adeguato per poter, finalmente, affrontare in modo strutturato gli interventi di prevenzione nelle scuole, di sostegno alla maternità, le visite, le consulenze…
Chiediamo quindi con forza quali intenzioni abbia l’assessore alla Sanità piemontese e quali risorse sono e saranno messe a disposizione per potenziare il personale.
Le Democratiche Biellesi