La Francia chiude: lockdown generalizzato per un mese. In Italia, Renzi e Sgarbi ancora a piede libero…

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Allora, la situazione è questa: dalla mezzanotte di domani la Francia chiude tutto, lockdown generalizzato per un mese. La Germania ci sta pensando seriamente, la cancelliera Merkel lo ha già praticamente annunciato a reti unificate. In Spagna, tanto per rendere plasticamente il livello di caos, i medici fanno sciopero. Il Belgio è nella me… lma.

E da noi, tanto per cambiare, va in scena il solito, patetico teatro dell’assurdo. D’altra parte cosa ci si può aspettare da un Paese che riesce ad elevare a eroina una sottoculturata che quest’estate diceva “Non ce n’è coviddi”?

Nelle piazze vuote, al termine delle sacrosante manifestazioni di dissenso (chi protesta pacificamente ha tutto il diritto di farlo!) da parte delle categorie di lavoratori colpite dalle ultime restrizioni anti contagio, restano ancora manipoli di protozoi travestiti da umani che presidiando statue e monumenti (giusto quello possono fare, dal momento che hanno lo stesso cervello di pietrificato) inneggiano al complotto e maledicono Big Pharma, agitando il papocchio di una fantomatica “dittatura sanitaria”.

Ma dove vogliamo andare?

Il disastro TOTALE della politica italiana è sotto gli occhi di tutti. Della destra non vale nemmeno la pena parlare, anche se va riconosciuto al #semprepessimo (de)capitone di averci preso su una cosa: non era difficile, peraltro, dopo aver enumerato una serie indicibile di cazzate, dopo non averci preso MAI, nemmeno piangendo in aramaico antico. Sui trasporti ha ragione da vendere, senza se e senza ma.

Troppo poco è stato fatto per garantire sicurezza sui mezzi pubblici, EVIDENTE volano di contagio. Meraviglioso, sembrava fantascienza invece era tutto vero, vedere quella manica di mentecatti attaccati uno all’altro sulle funivie di Cervinia. Ma come, uno fa di tutto per evitare le occasioni di contatto e poi questi dementi che gestiscono gli impianti stipano decine di persone in pochi metri quadrati? Boh, semplicemente surreale.

Il solito capitolo a parte, per inusitata vergogna, merita il delinquete abituale di Rignano. Matteo 2, la brutta, pessima copia di Matteo 1, quello che, non avendo di meglio da fare che iniziare a lavorare (almeno una volta nella vita), per non farlo, è riuscito a fondare una conventicola di cadaveri: Italia Morta, altrimenti detta Forza Italia Viva…

Già decotto per demeriti manifesti, professionista dell’infamia, l’ex premier canaglia (cioè, gente, quest’uomo è stato Presidente del Consiglio dei Ministri, capo dell’esecutivo, ci rendiamo conto?) anche in questi ultimi giorni, già nelle prime ore dopo l’emanazione dell’ultimo Dpcm annunciato in diretta da Giuseppe Conte, non solo ha fatto finta di non saperne niente, più falso di Giuda Iscariota, come se lui (Dio solo sa come e perché?) non facesse parte delle forze di maggioranza, ma ha addirittura assestato l’ennesima spallata al governo.

Basta, pagliaccio, fallo cadere questo governo, una volta per tutte. E poi con i tuoi trenta denari in più sul conto corrente vai a (s)governare insieme ai tuoi simili. Uno così, è davvero meglio perderlo che trovarlo. I nostri lettori, ce ne daranno atto, sanno bene che quest’ultimo, per noi, è un vero e proprio assioma.

UN ODIOSO SCIACALLO. Si potrebbe continuare per giorni con una lunga sequela di insulti, il personaggio li merita tutti, senza censura, ma abbiamo di meglio da fare. Quindi, tratteggiato il contorno, quello che ci sta dentro pensiamo che sia sufficiente chiaro ai più.

E arriviamo alla ciliegina sulla torta: Sgrabi è ancora a piede libero.

Anche questa volta, speriamo che Dio (quello che più aggrada a ognuno) ce la mandi buona.

 

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