La Fondazione CR Biella ha spento le sue prime trenta candeline nell’Auditorium di Città Studi

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Nell’Auditorium di Città Studi Biella si sono tenuti, sabato 25 giugno, i festeggiamenti per il trentennale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Un traguardo importante che il presidente di Città Studi Pier Ettore Pellerey, durante il suo discorso, ha voluto celebrare attraverso due doni: segno di stima e riconoscenza per l’impegno e la collaborazione tra le due realtà che in questi anni ha permesso di raggiungere grandi traguardi per il Biellese.

Sono state donate a ogni dipendente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella delle sciarpe di lana, realizzate dai giovani studenti dell’Academy di Città Studi Biella. Capi pregiati, simbolo del saper fare biellese e risultato di una formazione di alto livello, in grado di fornire manodopera specializzata alle industrie del territorio.

La Minerva di Simone Stuto

Il secondo omaggio andrà ad arricchire la collezione d’arte della Fondazione. Dichiara Pier Ettore Pellerey: «Città Studi e la Fondazione sono unite nella mission di promuovere la cultura, la conoscenza e la bellezza tra i giovani, per questo vi omaggiamo anche di un’opera di Simone Stuto, artista siciliano che da anni vive a Biella e che nella nostra biblioteca spesso ha condotto ricerche e studi per il suo lavoro. L’opera che vi doniamo si intitola Minerva ed è stata realizzata e pensata appositamente per festeggiare il vostro importante traguardo. Attraverso un tema mitologico abbiamo cercato di rappresentare ciò che caratterizza la nostra realtà, specchio della vostra».

Minerva è considerata la divinità vergine della guerra giusta, della saggezza, della sapienza, dell’ingegno e delle arti utili, quali: l’architettura, l’ingegneria, la scienza, la matematica, la geometria, l’artigianato e in particolare della tessitura. Infatti la tradizione annovera tra le sue numerose invenzioni anche quella del telaio.

Nel disegno sono stati riportati alcuni suoi attributi distintivi come la civetta e l’ulivo, ma anche il centauro simbolo dell’istinto, animale tenuto a bada dalla virtù della dea.

c.s.

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