Il progetto Disamorex entra nelle scuole biellesi per costruire una società finalmente libera dalla violenza sulle donne

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Nel pomeriggio di oggi, giovedì 4 novembre, nella Sala Becchia della Provincia di Biella, sono stati consegnati ai rappresentanti delle scuole superiori biellesi i pannelli e le scatoline legate al progetto Disamorex, il “farmaco” per la prevenzione della violenza sulle donne (sulla confezione campeggia la scritta “Salvavita per le donne a rischio di violenza”).

Dopo la pausa dovuta all’emergenza pandemica, la sensibilizzazione e la formazione contro la violenza di genere sono ripartite proprio a cominciare da chi, domani, avrà il compito di costruire una società più rispettosa ed inclusiva, paritaria e, in definitiva, più giusta: gli studenti, appunto.

Al progetto hanno partecipato praticamente tutti gli istituti superiori del territorio, dimostrando come l’attenzione su queste tematiche da parte della scuola sia molto alta. Nei mesi scorsi, sono stati realizzati alcuni incontri di formazione rivolti ai docenti. L’obiettivo, come ha spiegato Ilaria Sala, consigliera di pari opportunità della Provincia di Biella è stato quello di fornire ai docenti una serie di strumenti che permetteranno loro di lavorare in classe con le studentesse e gli studenti.

In particolare, gli allievi della scuola di teatro del Liceo “Avogadro” di Biella, hanno scritto una sceneggiatura e recitato per la realizzazione di un video che farà il giro di tutte le scuole, partendo dagli stereotipi che spesso noi adulti, più o meno consapevolmente, inculchiamo nella mente dei più giovani. Un retaggio culturale che nel nostro Paese è duro a morire.

Del progetto Disamorex fa parte anche il Comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Biella. «L’avvocatura – ha sottolineato la presidente Giovanna Prato ha un ruolo sociale e queste attività ne sono un esempio, in termini di formazione sulla cultura dei diritti e in termini di prevenzione. Per questo abbiamo deciso di intraprendere questo percorso con le scuole sulla violenza di genere e sulla violenza domestica, lavorando sulla consapevolezza e sulle emozioni».

Mariella Biollino, presidente del Consorzio Iris, ha posto l’accento sull’importanza fondamentale della rete che il progetto Disamorex (nato nel 2019) è riuscito a costruire sul territorio e Stefano Ceffa, presidente Cissabo, sempre a proposito della rete, ne ha elogiato la capacità e l’efficienza «con le quali si è rimessa la dignità delle persone al centro dell’attenzione». Da docente, Ceffa ha sottolineato anche che «il nostro è un territorio fortunato perché ha una bella scuola, che sta lavorando molto bene e che su tematiche così importanti, come quella legata al contrasto della violenza sulle donne, risponde sempre presente!».

I pannelli contenenti le istruzioni su “come riconoscere la violenza fra adolescenti” saranno collocati anche negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri. «Traslando il concetto dalla nostra attività professionale – ha ricordato Franco Ferrero, presidente dell’Ordine dei Medici di Biella –, crediamo che la prevenzione sia meglio della cura. Con questo progetto puntiamo ad un cambiamento culturale, attraverso la scuola, della nostra società giovanile».

Tra i partner di progetto, ci sono anche alcune associazioni biellesi. All’incontro di oggi erano presenti Underground, con Alessandra Musicò, Non sei sola, rappresentata da Luisa Ronco, e Paviol. Tutti sodalizi che da anni lavorano sul campo, quotidianamente, supportando le attività del centro anti-violenza presso il consultorio cittadino.

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