Il primario di Ginecologia e Ostetricia Stefano Uccella lascia Biella per l’Università di Verona

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Offrire alle donne l’assistenza di cui avevano bisogno, rispondere alle loro richieste rispettando il valore più profondo della sanità pubblica: cure gratuite e servizi dedicati per il trattamento di patologie specifiche.

Sono gli obiettivi che il dottor Stefano Uccella (foto sotto) ha voluto perseguire nel corso di questi due anni vissuti come primario della struttura di Ginecologia e Ostetricia dell’Asl di Biella. Dal primo settembre il dottor Uccella, che è professore universitario abilitato come docente di prima fascia, lascerà Biella per andare a lavorare presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

È un bilancio fatto di numeri, concretezza ed esperienze umane e professionali quello che ha voluto tracciare quando mancano ancora due mesi al suo trasferimento. Un bilancio, dovuto e voluto, per raccontare come è cambiato il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Biella in questi anni, ma soprattutto per ringraziare la popolazione biellese.

«A Biella mi sono sempre sentito accolto – sottolinea il primario -, sia dalle professionalità che lavorano in questa realtà, dalla Direzione, sia dalle persone, dalle donne che ho avuto modo di curare e che a me si sono rivolte dandomi fiducia. Rimarrò sempre legato a questa città e al suo ospedale anche perché qui ho scelto di far nascere il mio terzo bimbo. Ci sarà sempre, dunque, una parte di me che ricorderà questo luogo e questa struttura così bella e moderna».

«In questi anni, in sinergia con la mia splendida équipe, abbiamo raggiunto risultati significativi sia sul fronte ostetrico che ginecologico – continua -. In un momento storico in cui di bimbi ne nascono pochi, l’Asl di Biella ha visto aumentare i parti del 3,5%. La rete, già solida in tale ambito, grazie all’impegno di tutte le ostetriche, le OSS e i colleghi che ogni giorno operano sul campo, ha funzionato ancora una volta: abbiamo percepito la soddisfazione delle donne che hanno scelto Biella per far nascere il loro bimbo».

Triplicata l’attività sul fronte della chirurgia ginecologica oncologica, aperti ambulatori dedicati e attivato il centro per la cura dell’endometriosi. L’Asl di Biella è oggi uno dei quattro centri sperimentatori dello studio SELLY: il primo studio su larga scala a livello mondiale riguardo la tecnica del linfonodo sentinella. Sono 25 gli articoli pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali.

«Sono state tante le testimonianze di affetto e gratitudine che abbiamo ricevuto: attestazioni, spesso scritte, che per noi sono state un incoraggiamento ad andare avanti con entusiasmo e passione.  Abbiamo lavorato – ci tiene a precisare il Prof Uccella – senza grandi clamori volutamente, animati dalla consapevolezza che il lavoro e l’impegno verso le pazienti dovessero essere al primo posto perché più importanti di tutto, e i risultati ottenuti ne sono la dimostrazione. Tra le soddisfazioni che porto con me anche quella di aver permesso a donne che non potevano avere bimbi di riuscire ad averli grazie ad operazioni necessarie affinché tutto ciò avvenisse, ma anche quella di aver accolto e trattato persone arrivate da tutta Italia, alcune anche da Olanda, Francia e Svizzera».

«La scelta di cambiare – conclude il prof Uccella – è legata a una possibilità molto rilevante di crescita professionale: L’Università degli Studi di Verona è una grande e importante realtà in ambito accademico; all’interno della sua azienda ospedaliera universitaria ci sono profili di altissimo livello sia in campo ostetrico che ginecologico. Ringrazio chi mi ha sostenuto in passato a Varese, negli Stati Uniti e al Policlinico Gemelli, e chi oggi ha creduto in me affidandomi a Verona un incarico così importante».

c.s.

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