Il 26 giugno ricorre la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico di droga: le risposte nel Biellese da parte di ASLBI

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Con la Risoluzione 42/112 del 7 dicembre 1987, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto la data del 26 giugno per celebrare la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico di droga e ricordare così l’obiettivo comune a tutti gli Stati membri di creare una comunità libera dall’impatto della droga sulla salute pubblica e del singolo cittadino.

Il tema scelto per il 2022 è “Affrontare le sfide legate alle droghe nelle crisi sanitarie e umanitarie”, in un momento in cui il mondo continua ad assistere a crisi umanitarie diffuse in Afghanistan, Ucraina e altrove, e la pandemia Covid è ancora una grave crisi sanitaria globale.

In Italia il trattamento dei cittadini affetti da dipendenza da sostanze legali e illegali e da dipendenze comportamentali è affidato per la quasi totalità ai 575 Servizi pubblici per le Dipendenze patologiche (Ser.D.) distribuiti su tutto il territorio nazionale, di cui 69 in Piemonte con 78 sedi ambulatoriali.

Cosa offre il Ser.D. dell’ASLBI

Nel Biellese il Servizio per le Dipendenze Patologiche è attivo con le due sedi di Biella in via Delleani 22 e di Cossato in via Marconi 166, che dirette da Lorenzo Somaini (foto qui sotto) attualmente gestiscono complessivamente circa 1.500 cittadini affetti da dipendenza. Negli anni il Servizio si è strutturato sempre più come polo specialistico in grado di dare risposte mirate e differenziate per le diverse patologie.

Infatti, oltre alla valutazione e presa in carico presso le due sedi del Ser.D. dei pazienti con dipendenza da sostanze legali (alcol e tabacco) e illegali (oppiacei, cocaina, cannabis e altre), sono stati attivati ambulatori specialistici per la valutazione dei pazienti con dipendenza da alcol presso l’Ospedale, il Centro per il Trattamento del Tabagismo presso la Casa della Salute di Cossato e Biella e l’Ambulatorio per il Disturbo da Gioco d’Azzardo e il gaming presso la Casa della Salute di Cossato.

Altro elemento caratterizzante è l’attività di assistenza cosiddetta a bassa soglia, mirata a interventi di intercettazione precoce dei bisogni e di misure di Riduzione del Danno e Limitazione dei Rischi, portata avanti presso il Drop in di Biella in piazza Don Giorgio Coda Mer, gestito dall’Azienda Sanitaria in convenzione con Anteo Impresa Sociale.

Sono poi in fase avanzata di progettazione un percorso diagnostico e terapeutico-riabilitativo specifico per gli adolescenti e i giovani adulti che si rivolgono al Ser.D. per problematiche di dipendenza e un ambulatorio per la consulenza specialistica rivolta a soggetti che consumano Nuove Sostanze Psicoattive o presentano dipendenza da farmaci, in particolare benzodiazepine (sedativi e ansiolitici). Inoltre è sempre attiva la collaborazione del Ser.D. all’interno dello Spazio per Adolescenti e Famiglie “SPAFF!”, per l’identificazione delle problematiche di disagio giovanile.

I prossimi appuntamenti del Ser.D. ASLBI

Il 31 maggio scorso gli specialisti del Ser.D. sono stati impegnati a sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica del fumo in occasione della Giornata mondiale senza tabacco e, per i prossimi mesi, sono numerose le attività programmate.

Il 28 luglio, in occasione della Giornata mondiale dell’Epatite, sarà possibile effettuare come già lo scorso anno, gratuitamente e senza appuntamento, lo screening per l’epatite C presso la sede del Drop in. Questa attività si inserisce tra l’altro nel programma di screening regionale che coinvolgerà, fino alla fine del 2023, anche la popolazione generale dei nati tra il 1969 e il 1989, con modalità territoriali che saranno prossimamente rese note e condivise dall’ASLBI.

Il 7 ottobre, al fine di raggiungere la popolazione giovanile e sensibilizzarla sulle problematiche alcol correlate, si svolgerà un convegno dal titolo “Alcol e Guida” che toccherà i vari aspetti legati agli stili di vita, in particolare a quelli particolarmente critici per gli adolescenti di una guida in sicurezza.

Il 2 novembre, presso il Drop in, verrà organizzata una giornata sul tema delle Nuove Sostanze Psicoattive, con l’impiego di strumenti innovativi di screening e la finalità di informare in merito ai potenziali rischi derivanti dall’assunzione consapevole o inconsapevole di queste sostanze.

Il 1° dicembre invece sarà celebrata come ogni anno la Giornata mondiale sull’HIV, occasione ulteriore per mantenere alta l’attenzione su questa problematica.

Come accedere al Ser.D. dell’ASLBI
I cittadini possono accedere al Ser.D. per una consulenza o una richiesta di presa in carico, gratuitamente e senza necessità di appuntamento o impegnativa, presentandosi direttamente presso le due sedi di Biella e Cossato o telefonando ai numeri 015-15159170 (sede di Biella) e 015-15159453 (sede di Cossato).

L’attività dei Ser.D. in Italia

I dati dell’ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia indicano che nel corso del 2020 i Ser.D. hanno assistito complessivamente 125.428 soggetti tossicodipendenti, di cui 11.899 in Piemonte. Tale numero di assistiti non coincide con la totalità degli utenti seguiti presso i Ser.D., i quali hanno in carico anche persone in trattamento per alcol, tabacco, gioco d’azzardo patologico e altre dipendenze comportamentali.

Una delle peculiarità di questi Servizi specialistici è la composizione multiprofessionale delle équipe, composte da medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali e altre figure, elemento di fondamentale importanza per affrontare il trattamento delle dipendenze, contraddistinto da estrema complessità e mutevolezza.

Nel corso degli ultimi mesi il Ministero della Salute e il Dipartimento Politiche Antidroga hanno organizzato due eventi cardine quali la VI Conferenza Nazionale sulle dipendenze, a 12 anni di distanza dall’ultima con l’intento di dare al Parlamento tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per cambiare la vigente legislazione in materia di droghe (D.P.R. 309/1990), e la Conferenza Nazionale Alcol.

Nel corso di questi eventi, esperti provenienti da tutto il territorio nazionale si sono confrontati sul futuro e sulle necessità organizzative dei Servizi, al fine di continuare a garantire la risposta ottimale ai bisogni di salute dei cittadini affetti da una patologia cronica, la dipendenza, complessa e ancora troppo stigmatizzata.

Inoltre, è in fase di stesura proprio in questi giorni il nuovo Piano d’Azione Nazionale sulle Dipendenze 2022-2025, a cui sono stati chiamati a partecipare anche alcuni degli specialisti del Ser.D. ASLBI.

Il trend in Europa

Quest’anno la Giornata del 26 giugno cade a pochi giorni dalla pubblicazione della Relazione Europea sulla droga – tendenze e sviluppi 2022, a cura dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT). Il messaggio che emerge dall’analisi delle tendenze europee in materia di stupefacenti viene sintetizzato con le tre parole “ovunque, tutto, tutti”: ci troviamo di fronte a una situazione in cui possiamo osservare l’impatto dei problemi legati alla droga pressoché ovunque; quasi tutto ciò che presenta un potenziale psicoattivo rischia ora di apparire sul mercato, e chi consuma sostanze può non essere a conoscenza della natura di ciò che sta effettivamente assumendo; oggi, direttamente o indirettamente, tutti sono in qualche modo influenzati dall’uso di droghe, da coloro che sviluppano problemi e necessitano di cure o altri servizi, alle famiglie e alle comunità in cui vivono.

Secondo la relazione dell’OEDT, i livelli di disponibilità e consumo di droga sono aumentati in tutta l’Unione Europea nel 2021 rispetto al 2020, con un ritorno alla situazione pre-pandemica. Monitorare i modelli e le tendenze di un comportamento nascosto e stigmatizzato come il consumo di droghe è un compito impegnativo dal punto di vista pratico e metodologico, ma l’Osservatorio stima che in Europa circa 83 milioni di adulti di età compresa tra 15 e 64 anni, pari al 29%, abbiano fatto uso di sostanze illecite.

La cannabis resta la sostanza maggiormente consumata, con oltre 22 milioni di europei adulti che ne hanno segnalato il consumo nell’ultimo anno. Gli stimolanti sono la seconda categoria più comunemente segnalata (si stima che nell’ultimo anno 3.5 milioni di adulti abbiano consumato cocaina, 2.6 milioni MDMA e 2 milioni amfetamine). Circa un milione di europei ha consumato eroina o un altro oppiaceo illecito nell’ultimo anno e gli oppiacei continuano a essere causa della maggior parte dei danni attribuiti al consumo di sostanze illecite, come dimostra la loro presenza, spesso in combinazione con altre sostanze, in circa tre quarti dei casi di overdose mortali segnalati.

Secondo le stime fornite nel rapporto, almeno 5.800 persone sono morte di overdose in Europa nel 2020, con un aumento del 12% rispetto al 2019. Anche se i decessi per overdose sono aumentati in quasi tutte le categorie di età, l’incremento maggiore (82%) si è registrato nella fascia di età superiore ai 50 anni. Ciò riflette la tendenza all’invecchiamento tra i consumatori di stupefacenti ad alto rischio e, in alcuni Paesi, l’aumento dei decessi correlati a oppiacei soggetti a prescrizione medica, probabilmente collegati alla gestione del dolore e all’abuso di farmaci.

Vi è quindi la crescente necessità di sviluppare risposte che soddisfino meglio le esigenze di una popolazione che invecchia affetta da problemi cronici di droghe e salute e di comprendere meglio il consumo di oppiacei tra i gruppi più anziani e i suoi legami con esiti negativi per la salute.

Altri elementi di criticità sono rappresentati dal fatto che le persone che usano sostanze arrivano ai servizi specialistici dopo almeno 8-10 anni dall’inizio del consumo, che tipicamente inizia in età adolescenziale, periodo durante il quale la malattia si cronicizza ed espone il soggetto alle conseguenze di un consumo prolungato oltre che ai rischi infettivi correlati. Inoltre solo il 40-50% delle persone che usano sostanze oppiacee ricevono attualmente, anche in Italia, un trattamento farmacologico specifico.

Queste due evidenze pongono la necessità di trovare soluzioni efficaci per migliorare da un lato la diagnosi precoce della malattia e l’attrattività dei servizi, dall’altro l’offerta terapeutica.

“Affrontare le sfide legate alle droghe nelle crisi sanitarie e umanitarie”

Tornando al tema scelto quest’anno per la Giornata, le tensioni geopolitiche sono considerate un’opportunità per i gruppi della criminalità organizzata ed è possibile che la crisi umanitaria in Afghanistan e la guerra in Ucraina possano avere un impatto a medio e lungo termine sul tipo di problemi che l’Unione Europea dovrà affrontare nel prossimo futuro.

Nell’agosto 2021 le forze statunitensi e altre forze NATO si sono ritirate dall’Afghanistan, principale produttore mondiale di oppio ed eroina, e i talebani hanno assunto il controllo del Paese. Da allora la crisi economica e umanitaria del paese si è aggravata e, storicamente, la povertà e l’insicurezza hanno alimentato la coltivazione, la produzione e il traffico di sostanze illecite.

L’attuale situazione crea quindi il potenziale per un aumento di tali attività, con possibili implicazioni negative per i Paesi di transito e il mercato europeo della droga.

Allo stesso modo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 e la conseguente destabilizzazione del Paese hanno scatenato una grave crisi umanitaria. Gli effetti a medio e lungo termine della guerra, anche se non ancora noti, potrebbero avere conseguenze potenzialmente significative sulle rotte del contrabbando e sul funzionamento del mercato della droga, creando nuove vulnerabilità.

I gruppi criminali non solo adattano la loro offerta alla domanda della società, ma sono anche flessibili nell’adattarsi e nel capitalizzare i cambiamenti dell’ambiente in cui operano. A questo proposito l’innovazione nella produzione di sostanze stupefacenti, nei metodi di traffico e nel relativo uso di servizi per comunicazioni sicure sono un terreno fertile per la creazione di nuove rotte di traffico e la crescita dei mercati online, sia sul web di superficie che sul darknet, che riguardano la vendita di sostanze “classiche” ma soprattutto delle cosiddette Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), con cannabinoidi sintetici e catinoni al primo posto.

La vendita di droga tramite i social media e le applicazioni di messaggistica istantanea sono attraenti per i potenziali clienti e potrebbero essere in aumento, poiché tali tecnologie sono percepite come una fonte di approvvigionamento più sicura, più conveniente e più accessibile. Questi nuovi metodi sono stati perfezionati durante la crisi da Covid, rispetto alla quale il mercato si è dimostrato estremamente resiliente.
Desta preoccupazione anche la crescente sovrapposizione tra il mercato classico delle sostanze illecite e quello delle NPS.

Tra gli esempi si annoverano l’adulterazione con cannabinoidi sintetici di prodotti a base di cannabis a basso contenuto di THC e di prodotti commestibili, oltre alla produzione di medicinali falsi, come compresse di ossicodone contenenti altri potenti oppiacei e compresse false di benzodiazepine contenenti nuove molecole. Questi sviluppi fanno sì che i consumatori possano essere inconsapevolmente esposti a sostanze potenti che possono aumentare il rischio di eventi di overdose mortali e non.

c.s.

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