Esattamente una settima fa, correva il 10 di febbraio, una rappresentanza trasversale a tutte le associazioni di categoria dei commercianti del centro storico incontrava a Palazzo Oropa il sindaco Corradino, il suo vice Moscarola e l’assessore al Commercio Barbara Greggio.
La delegazione aveva chiesto l’incontro in Comune per consegnare all’Amministrazione un documento sottoscritto da oltre 250 esercenti che contiene una serie di priorità per dare ossigeno alle loro attività. Sono otto le linee d’azione individuate e proposte alla giunta di centrodestra che governa la città: si va dal decoro urbano alla cartellonistica, dagli arredi alle vetrine, dall’organizzazione di eventi ai parcheggi e così via.
L’unica vera preoccupazione dei commercianti, quella che vorrebbero scongiurare in tutti i modi, è legata alla volontà del primo cittadino di dare una nuova pavimentazione a via Italia. Il timore è che i cantieri per i lavori sul fondo stradale della via pedonale possano dare il colpo di grazia alle attività nel Cuore di Biella. Già così i negozi chiudono, con “Gli Orsi” che hanno svuotato le vie del centro e l’e-commerce che non dà tregua a nessuno…
Nemmeno il tempo per esprimere soddisfazione attraverso un comunicato stampa, che il giorno dopo gli esercenti, speranzosi, si sono svegliati con un bel titolone a cinque colonne sull’edizione cartacea di un noto bisettimanale locale che recitava così: “Corradino su via Italia tira dritto”.
BINGO!!!
Della serie, chissenefrega dei commercianti, noi andiamo avanti per la nostra strada. Hanno altre idee? La vedono diversamente? Problemi loro. “Su via Italia tiriamo dritto”.
Come se ripavimentare via Italia per l’Amministrazione Corradino sia questione di vita o di morte. Come se su questo punto del programma l’Amministrazione Corradino si giocasse tutta la sua (residua?) credibilità. Come se tirare dritto su questa partita equivalga a piantare una bandierina sulla vetta del Nanga Parbat, ché ormai sull’Everest manca poco che ci salgono in ciabatte…
Ci pensa l’assessore Barbara Greggio a mediare, provando a fornire una lettura/interpretazione credibile del ceffone rifilato in pieno volto ai commercianti dal numero uno di Palazzo Oropa: “Abbiamo spiegato loro che i fondi provengono dall’Europa e devono essere destinati proprio a quello”. In sostanza, afferma la Greggio, bisogna per forza mettere in cantiere i lavori sul fondo stradale perché altrimenti si perde il finanziamento europeo che permette di fare tanto altro oltre alla pavimentazione. Ergo, non sia mai detto.
Le cose, però, non stanno proprio così. Già, perché, Piano Triennale dei Lavori Pubblici alla mano, la giunta Corradino ci aveva detto che i costi per lastricare via Italia, alla voce “STRADE” sarebbero stati coperti con l’accensione di un bel mutuo da due milioni di euro, dal momento che il Por.Fesr, evidentemente, non copre quella specifica azione.
Quindi, delle due l’una: o non è vero che se non si ripavimenta via Italia si perde il finanziamento europeo, oppure hanno scritto un’emerita castroneria sul Piano Triennale dei Lavori Pubblici.
Come se non bastasse, tanto per fare un altro gentile presente ai commercianti del centro, che non lo hanno mai visto granché di buon occhio, ecco che viene riconfermato l’appuntamento con il Mercato Europeo, in programma dal 17 al 19 aprile, come coda della colomba pasquale…
Ma l’infinita generosità dell’Amministrazione comunale verso l’agonizzante commercio in centro città non finisce certo qui. Nel giro di pochi giorni, gli esercenti hanno ricevuto altri due (s)graditi cadeaux: uno che agisce indirettamente sulle loro attività, l’altro che, al contrario, li colpisce pure questo in pieno volto, diciamo… come una testata in pieno setto nasale.
Il riferimento, nel primo caso, riguarda l’aumento delle tariffe per i parcheggi a pagamento; nel secondo, si tratta – pare – di un consistente aumento sulla parte fissa (quindi non quella che cambia in base ai maggiori volumi di conferimento) delle tariffe Tarip.
Come dire? Se proprio volete farli chiudere, i negozi di via Italia e dintorni, basta dirlo.
Chissà mai, poi, quali capitoli di bilancio dovranno andare a rimpinguare tutti questi rincari…
Mah.