Giorgia Meloni contro gli “allontanamenti facili” in Piemonte. Altra figuraccia della destra: la leader di FdI sbugiardata dai dati

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Sempre all’attacco i patrioti di Fratelli d’Italia. Lancia in resta, non guardano più in faccia nessuno. Anzi, iniziano a cavalcare pure i cavalli di battaglia della Lega, che ora è silenziata (almeno in parte) dall’inedito ruolo di “responsabile” nel governo delle larghissime intese a guida Mario Draghi.

E allora cosa c’è di meglio, per gettare altra benzina sul fuoco della crisi economico-sociale da pandemia, che attaccare la Regione Piemonte sui cosiddetti “allontanamenti facili”? Cosa c’è di meglio che aggrapparsi alla “piccola Bibbiano” del Nord-Ovest per fare propaganda a partire da una lettura mistificatoria di dati e statistiche? In questo la destra italiana è sempre maestra.

Sora Giorgina e camerati non hanno nemmeno la capacità d’inventare qualcosa di nuovo, se è vero come è vero che con il DDLR “Allontanamento Zero” l’assessore leghista al Welfare, Chiara Caucino, aveva già disseppellito l’ascia di guerra un paio d’anni fa. Poi, però, lei e la giunta Cirio erano stati costretti a bloccare tutto, in seguito alla sollevazione di chiunque (Medici, Psicologi, Assistenti Sociali, Terzo settore e famiglie affidatarie) contro quel disegno di legge regionale.

Oggi, come se nulla fosse, salta fuori la leader di FdI a puntare il dito e vomitare veleno. Le ha risposto Monica Canalis, vice segretaria regionale del PD. «Per il Piemonte è sbagliato parlare di allontanamenti facili, in numero eccessivo o motivati dalla povertà economica. Sono infondate le dichiarazioni di Giorgia Meloni e degli esponenti piemontesi di Fratelli d’Italia fatte ieri in conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Il 96.44% dei 60mila minori presi in carico dai servizi sociali in Piemonte a fine 2018 era seguito in famiglia. Del restante 4%, solo i due quinti era rappresentato da allontanamenti giudiziali extra familiari, comunque temporanei. La maggior parte sono infatti allontanamenti consensuali, intra familiari o di minori stranieri non accompagnati».

«Le cause più frequenti di allontanamento sono sempre legate ad abusi, continui maltrattamenti, gravi carenze educative, problemi psichiatrici o dipendenze dei genitori. Mai dalla povertà materiale – sottolinea Canalis -. Solo chi non legge i dati ma si sofferma su qualche dubbio caso per alimentare paure può avere il coraggio di screditare un sistema fatto da servizi pubblici sociali, sanitari ed educativi, Terzo settore e famiglie affidatarie che sono  unico per qualità, questo sì, in Italia. Sfidiamo dunque i colonnelli della Meloni a un confronto politico, sui fatti. Troppo facile la scorciatoia dell’esposto su qualche caso discutibile. Il Gruppo regionale PD manderà al ministro Cartabia la Relazione dei gruppi di minoranza, redatta al termine dell’Indagine Conoscitiva piemontese, per fare chiarezza sulla situazione del Piemonte ed impedire a questa destra cinica di usare i bambini per meschina propaganda».

In sostanza è sempre la stessa storia: poche idee e confuse, ma buone per metterla sulla bagarre e accaparrarsi qualche titolone dai giornali allineati e/o compiacenti.

Parafrasando Primo Levi, se questa è politica…

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