Consolidare il patrimonio e mettere al sicuro le erogazioni future implementando il fondo a esse dedicato: si è mossa lungo queste due direttrici l’azione della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che nel 2021, nonostante le difficoltà ancora persistenti a causa della crisi sanitaria ed energetica, ha supportato il territorio Biellese in tutte le aree di intervento stanziando oltre 4.2 milioni di euro attraverso progettualità proprie, bandi e sessioni erogative per oltre 400 interventi deliberati.
«Il presente non è un nostro possesso, ma un prestito per il futuro che ci fanno i nostri figli – commenta il presidente Franco Ferraris che non nasconde la soddisfazione per i risultati raggiunti -, questa è la vision che ispira la Fondazione che ha lavorato soprattutto per favorire lo sviluppo del territorio per le generazioni future a cui consegniamo un Ente con un bilancio solido e attrezzato sia finanziariamente sia strutturalmente per le sfide dei prossimi anni».
Molto positivi i risultati raggiunti in corso d’anno che vedono un ulteriore consolidamento del patrimonio netto dell’Ente cresciuto di quasi due milioni di euro che lo portano a un valore complessivo di oltre 258 milioni di euro, consolidando il ruolo di fondazione medio-grande a livello nazionale.
L’ottima gestione amministrativa ha permesso di chiudere il bilancio con un avanzo di esercizio di quasi 10 milioni di euro di cui oltre il 70% è stato accantonato nei fondi per l’attività di istituto, con indici di efficienza e redditività in miglioramento, come il rapporto tra avanzo d’esercizio e patrimonio che si attesta al 3.77%.
Una base solida e sicura che ha permesso di raggiungere un accantonamento complessivo per le erogazioni future di quasi 20 milioni di euro che mette in sicurezza l’attività dell’Ente per i prossimi anni.
Una strategia, dunque, di lungimirante prudenza che permette all’Ente di avviare il 2022, anno del trentennale, con solide certezze in un momento in cui al sistema ormai consolidato dei bandi erogativi si affiancano sempre più spesso iniziative di coprogettazione e bandi straordinari attivati per far fronte alle emergenze.
Sullo sfondo una programmazione puntuale e corale, fatta di ascolto profondo dei bisogni del territorio, attuato anche attraverso l’Osservatorio territoriale del Biellese OsservaBiella, e delle istanze degli enti e delle reti che lo compongono.
Grazie a questa indispensabile attività di analisi e con l’obiettivo di perseguire gli obiettivi dell’agenda ONU 2030 è stata messa a punto la strategia che guiderà l’attività futura della Fondazione che sempre più si pone come soggetto al centro di reti ampie e importanti con il ruolo di catalizzatore e innovatore sociale e promotore dello sviluppo economico.
«Le reti e la capacità di interazione costruttiva che ogni giorno sviluppiamo sul campo sono il vero motore dell’azione della Fondazione – spiega il segretario generale Andrea Quaregna al suo primo bilancio come direttore -. Si tratta di un processo molto impegnativo per il personale dell’Ente che ringrazio per il grandissimo lavoro svolto a supporto dell’attività degli Organi della Fondazione. Nel 2021 sono stati attivati bandi straordinari per affrontare le emergenze, è proseguita e si è ampliata l’attività erogativa legata ai bandi e alle sessioni erogative, è stato prodotto il primo report di OsservaBiella e il relativo approfondimento tematico. Inoltre sono stati impostati progetti ed eventi che si stanno sviluppando nel corso di quest’anno. Occorre ricordare infine che nell’ambito della cultura e dell’educazione abbiamo rafforzato l’intervento e l’impatto con le nostre società strumentali Palazzo Gromo Losa Spa e Città Studi spa e che sono stati presidiati e a volte attivati importanti tavoli territoriali nell’area welfare e territorio».
Numerosissimi sono stati nel 2021 i progetti e gli eventi che hanno segnato l’attività dell’Ente e sono state gettate le basi per lo sviluppo di quelli futuri tra cui, in primis, Cascina Oremo, moderno polo formativo e inclusivo da oltre 12 milioni di euro all’interno del Polo di Città Studi.
Nell’area di intervento “Educazione e Ricerca” sono state destinate il 40% delle risorse deliberate nell’anno creando le premesse per le prossime azioni della Fondazione a favore dei giovani e alla loro idea di futuro.
c.s.