FIEPET-Confesercenti del Biellese. Il presidente Orsalla: “Ristoratori pugnalati alle spalle da stampa e clienti”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso da Confesercenti del Biellese a firma di Michele Orsalla, presidente di FIEPET (Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici) del Biellese in merito alle disposizioni dell’ultimo Dpcm che prevede la chiusura alle 18 per bar, pub, pasticcerie, gelaterie, ristoranti e pizzerie.

In questo caos, che peggiora la situazione di tutti, non possiamo esimerci dal tentativo di mettere ordine e di fare un punto, supportandolo con i dati provenienti dalla realtà. Il dramma dei “ristoratori” (termine che semplifica una realtà molto complessa), manifestato dalle persone, potrà anche trovare il suo sfogo (quando civile) nelle piazze, ma si consuma nelle cucine, dietro il banco di una reception o quello di un bar.

La percezione della realtà è forzatamente legata alla sua esperienza!

Assistiamo ad un settore, quello dell’Ospitalità, oggi tanto provato dalle necessarie politiche, ma anche troppo vituperato da concittadini dei quali non immaginavamo la crudeltà. Sarà difficile infatti dimenticare le pugnalate inferteci dalla stampa, come le tante discussioni che abbiamo dovuto fare con i nostri clienti (che prima ci apprezzavano) una volta investiti del potere di controllo, che non ci appartiene.

A questo riguardo, non possiamo esimerci dal ringraziare formalmente chi il potere esecutivo lo detiene e i controlli sul territorio li fa sul serio e le forze dell’ordine in generale per la professionalità dimostrata sino ad oggi nella gestione di questa terribile faccenda.

La nostra associazione FIEPET Confesercenti, fatta di imprenditori del settore, forte appunto della realtà dei problemi vissuti, ha cercato di raccogliere il legittimo sconforto e le voci di protesta, portandole sul piano nazionale dove comunque ha riscontrato un serio istinto cooperativo da parte delle istituzioni.

Siamo stati quindi in grado di proporre serie tematiche su cui intervenire, che ci dispiace ammettere, oggi non riguardano i problemi massivamente percepiti dall’opinione pubblica, come ad esempio solo l’orario di esercizio.

La situazione contingente, sappiamo bene, potrebbe a breve sviluppare conseguenze ancora più severe delle attuali. Inoltre, le poche ore, che potrebbero essere discusse, permetterebbero certamente ai nostri ospiti di cenare “un po’ prima”, ma non certo a noi di esprimere il servizio su cui il nostro business è tarato.

Sono state ottenute misure se non risolutive, certamente utili, frutto appunto del trasporto dei problemi dal tavolino di un bar, a quello del governo.

Il nostro ruolo sul territorio, è stato invece quello di informare aziende, imprenditori e dipendenti sulle perpetue novità, e di analizzare le miriadi di questioni che esse ponevano una volta declinate nella sfaccettata realtà che rappresentiamo.

Poche categorie produttive fermentano come la nostra, niente è più veloce di un pubblico esercizio nel carpire il mercato e le sue necessità, quindi rigettiamo senza indugio chi sostiene che “non sappiamo re-inventarci”.

Al momento però, non è il mercato a interpellarci, bensì la politica alla quale chiediamo solo di poter restare in vita per poterci poi, con gli adeguati strumenti, re-inventare.

Se vi fossero oggi serie possibilità, saremmo ansiosi di coglierle, sappiamo bene che le cene alle 5.30 del mattino, resteranno simpatiche immagini di protesta, e che i nostri giovani non si accontenteranno a lungo di dover relegare la loro socialità alla “merenda” delle 16.

Nella legge del mercato, il COVID-19 non è una minaccia per l’offerta, bensì per la domanda.

Su questo, oggi, siamo tutti chiamati seriamente al lavoro.

Michele Orsalla – Presidente FIEPET del Biellese

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