Festività pasquali. Il presidente della Camera di Commercio: “No ai viaggi turistici per pochi verso destinazioni Covid-free”

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L’approssimarsi delle festività pasquali ha acceso i riflettori sugli spostamenti per motivi turistici che, stando alle ultime disposizioni normative, restano non consentiti in Italia, ma sono invece possibili se la meta si trova oltre confine, verso destinazioni estere non interdette e nel rispetto di determinate regole sanitarie. Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio di Biella, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola, esprime la propria posizione e il proprio sostegno agli operatori locali del comparto turistico-ricettivo, colpiti da questa applicazione normativa.

«L’avvio della campagna vaccinale rappresenta un importante passo avanti, ma ci troviamo ancora in una fase complicata della pandemia, motivo per cui restano in vigore forti restrizioni per le nostre imprese, in particolare quelle turistiche. Gli operatori, già provati dall’incertezza dello scenario sanitario ed economico, vanno tutelati da un’applicazione eterogenea delle regole, che rischia di creare fughe in avanti ed accentuare svantaggi competitivi tra i Paesi coinvolti dall’emergenza. Da questa crisi usciremo solo se uniti – sottolinea Ravanelli – l’obiettivo rimane la piena ripresa delle attività economiche in sicurezza e può essere raggiunto solo con una visione d’insieme e di medio-lungo periodo. Per questo è importante perseguire spostamenti e svolgimento delle attività d’impresa dando impulso alla campagna vaccinale: viaggi turistici per pochi verso destinazioni “Covid-free” circoscritte, a maggior ragione all’estero, non aiutano il nostro tessuto produttivo a risollevarsi. Occorre puntare ad una riapertura graduale, ma il più possibile allargata, sia in termini di attività economiche sia di mobilità, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, che devono rimanere una priorità».

c.s.

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