Fase 2. La ricetta della Regione Piemonte: tre livelli di monitoraggio, accordo con medici di base e plasma (Video)

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Monitoraggio del contagio, livelli di allerta, gestione della fase 2 dell’emergenza sanitaria, economica e sociale, nuovo accordo con i medici di medicina generale e avvio della sperimentazione delle cure con il plasma.

Sono i principali temi affrontati nella conferenza stampa di ieri pomeriggio nella Sala Giunta della Regione Piemonte. Presenti il presidente Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il vicepresidente Fabio Carosso, l’assessore regionale alla Ricerca Matteo Marnati e il commissario straordinario per l’emergenza Covid Piemonte Vincenzo Coccolo.

Fase2: i monitoraggi in Piemonte

La Regione #Piemonte ha deciso di adottare tre livelli di monitoraggio della cosiddetta #Fase2: alla predisposizione dei dati che settimanalmente vanno inviati al Ministero della Salute per le valutazioni di competenza si aggiungono un'analisi quotidiana della situazione sanitaria ed una bisettimanale di carattere economico e sociale, nella convinzione che solo un’attenta analisi del maggior numero di indicatori possibile può consentire di giocare d’anticipo sulla modulazione delle risposte ai vari scenari.

Pubblicato da Regione Piemonte su Sabato 9 maggio 2020

All’incontro sono intervenuti anche il presidente del Gruppo di lavoro sulla medicina territoriale Ferruccio Fazio e l’epidemiologo dell’Imperial College Paolo Vineis, consulente della Regione Piemonte per la fase 2.

TRE LIVELLI DI MONITORAGGIO
Sono tre i livelli di monitoraggio con cui la Regione Piemonte vigila sull’andamento del contagio:
1) Elaborazione dei dati piemontesi raccolti dall’Unità di crisi sulla base dei 21 indicatori individuati dal Ministero della Salute.
2) Focus quotidiano dei livelli di attenzione locale sul modello elaborato e seguito dal prof. Vineis, che si basa su tre indicatori fondamentali: la curva del contagio, il fattore R0 (ovvero del numero medio di infezioni secondarie generato da ciascun individuo covid positivo) e la comparsa di eventuali focolai, non solo geografici, ma anche ambientali (luoghi di lavoro, mezzi di trasporto pubblico e ambienti comunitari).
3) Analisi territoriale istituzionale, accanto al monitoraggio sanitario, dell’impatto dell’emergenza sulla situazione economica e sociale, in coordinamento con Prefetture, Comuni capoluogo, Province, Asl, Unità di crisi, Consiglio regionale e con il supporto tecnico-scientifico dell’Ires.

Tra i dati monitorati settimanalmente, le eventuali criticità legate agli spostamenti dei cittadini, ad esempio nell’uso del trasporto pubblico (treni, autobus, metropolitane, aeroporti, eccetera) negli esercizi ad alta affluenza (bar, ristoranti, tabaccherie) e nelle aree pubbliche, come giardini, parchi e mercati.

Verifica, inoltre, del numero di attività produttive, commerciali e professionali aperte o ancora in situazione di chiusura. Particolare attenzione alle nuove povertà, analizzando ad esempio i dati sui buoni spesa e il ricorso al Monte dei pegni.

LIVELLI DI ALLERTA
Sono in corso di elaborazione i dati raccolti in tempo reale dalla piattaforma informatica Covid Piemonte sulla base degli indicatori ministeriali che definiscono i livelli di allerta (bianco/normalità, giallo/attenzione, arancione/pre allerta, rosso/allerta) per l’attivazione delle eventuali e specifiche misure di contenimento, in accordo tra la Regione e Governo.

MEDICINA TERRITORIALE
Nel pomeriggio è stata raggiunta l’intesa con le rappresentanze istituzionali e sindacali dei medici di medicina generale che getta le basi per la nuova riforma del servizio di medicina sul territorio.

In particolare, il medico di famiglia diventa la sentinella che intercetta gli eventuali nuovi focolai di infezione e, alla luce del quadro clinico, pone direttamente in quarantena il “sospetto positivo”, attivando in automatico, attraverso la piattaforma Covid Piemonte, la procedura di effettuazione del tampone diagnostico e del tracciamento dei suoi contatti.

RICERCA
All’assessore all’Innovazione e Ricerca Matteo Marnati è stata affidata dalla Giunta una specifica delega alla “ricerca covid” per il potenziamento, in particolare, della rete dei laboratori nella fase 2. È stato inoltre anticipato che il Piemonte ha avviato, a Torino e Novara, la prima fase della sperimentazione delle cure con il plasma per i malati covid, che verrà presentata in modo approfondito la prossima settimana.

c.s.

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