Emergenza Covid-19. Aziende biellesi in attesa del nulla osta per la produzione di mascherine

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È di ieri la notizia che la Regione Piemonte, tramite Protezione Civile, ha conferito incarico al Politecnico di Torino e all’Università di Novara per la creazione e il coordinamento di una rete composta da laboratori analisi regionali che possano validare e garantire i prodotti ad uso medicale realizzati sul territorio piemontese, come previsto dai recenti decreti ministeriali firmati dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Per fare fronte all’emergenza Covid-19, infatti, il Ministero, da un lato, ha semplificato le procedure per l’ottenimento delle certificazioni ad hoc e conseguentemente il via libera alla produzione, ma dall’altro ha disposto che i prodotti vengano validati e certificati da appositi laboratori individuati proprio dalle Regioni con l’ausilio della Protezione Civile.

Queste disposizioni normative riguardano tutti i materiali che in questo periodo scarseggiano: si va dalle mascherine, ai reagenti per tamponi, dai camici protettivi per il personale sanitario, ai macchinari per la respirazione assistita.

Tra le imprese in stand by, prima di poter attivare nuove linee di produzione, ce ne sono anche alcune del territorio, che a brevissimo giro di posta potrebbero avviare la produzione di mascherine chirurgiche e camici, una volta ottenuto il definitivo nulla osta.

Proprio in questi giorni, infatti, è attesa l’attestazione di garanzia dei primi prototipi realizzati in tessuto non tessuto da aziende biellesi.

In ogni caso, si tratterà di una produzione industriale, quindi per quantitativi molto importanti, che verrà destinata direttamente alla Protezione Civile, non alle attività al dettaglio come ad esempio farmacie e parafarmacie del Biellese.

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