«Le imprese sono pronte a fare la loro parte con grande senso di responsabilità. La salute delle persone è la priorità per tutti. Ora è importante definire bene il perimetro delle attività ritenute essenziali, quindi delle filiere che sono necessarie al funzionamento e all’approvvigionamento di tali attività. Al momento non abbiamo ancora indicazioni precise, ad esempio, per quanto riguarda il settore tessile e la tutela di tutte quelle attività che fanno parte delle filiere internazionali», è quanto afferma Carlo Piacenza, presidente dell’UIB, dopo l’ulteriore giro di vite imposto dal governo alle imprese italiane nel tentativo di contenere la diffusione del Covid-19.
«Per quanto riguarda il nostro settore – continua il numero uno degli industriali biellesi – siamo in un momento cruciale per la consegna delle pezze campione: se non potremo terminare questa fase, che richiede ancora due settimane di lavoro, mettiamo a repentaglio la produzione delle collezioni estive di tessuti, mandando in fumo i prossimi 5 o 6 mesi di lavoro. Ovviamente, poi, va tenuto conto che la chiusura di un impianto produttivo richiede dei tempi tecnici affinché lo stop possa avvenire in sicurezza, oltre a terminare le lavorazioni in corso e le consegne ordini già previste».
«Inoltre – conclude Piacenza -, particolare attenzione va posta alle attività di manutenzione che sono imprescindibili per gli impianti e alla garanzia di continuità per gli impianti a ciclo continuo. Su questi aspetti, siamo in continuo contatto con Confindustria che, attraverso una lettera del presidente Boccia al presidente Conte, ha ribadito le esigenze vitali dell’industria italiana».