Economia circolare in pillole: CoSRAB restituisce ai Comuni soldi derivanti da una corretta raccolta differenziata

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Economia circolare, questa sconosciuta, o quasi. Ai detrattori della materia, o a chi più semplicemente ne abbia poca contezza, dovrebbero essere spiegate alcune cose. E si sa, molta gente inizia veramente ad ascoltare solo quando si parli di soldi: in questo caso, di soldi che grazie alla suddetta economia circolare, declinata alla voce raccolta differenziata, ritornano nelle casse dei Comuni, dopo aver venduto ai consorzi di filiera proprio ciò che i cittadini hanno più o meno correttamente differenziato.

Proprio in questi giorni, infatti, CoSRAB sta versando alle Amministrazioni che fanno parte del Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese i contributi derivanti dalla vendita ai consorzi di filiera, appunto, di plastica, carta e cartone, e legno. Il totale a beneficio del bacino biellese è una somma a sette cifre, anche se poi viene frazionata pro quota per ciascun comune: 1.217.317,24 euro. Niente male, verrebbe da dire.

Qualche esempio, giusto per dare un po’ i numeri: a Biella, l’assessore al Bilancio, Giorgio Gaido, può iscrivere una posta attiva pari ad euro 387.714,53; il suo collega di Cossato, può fare la stessa operazione per euro 125.211,01. Passiamo a qualche comune della “Grande Biella”: a Candelo vanno 42.054,47 euro, a Ponderano 34.084,46 euro, a Vigliano Biellese 50.232,43 e, per finire, a Gaglianico 37.879,67. Un altro piccolo esempio, virando sul criterio della residenzialità: a Pollone tornano 10.134,82 euro.

Il Comune al quale viene riconosciuta l’entrata più magra, ovviamente anche in rapporto al numero di abitanti, è Rosazza con 702, 23 euro; appena prima c’è Callabiana con 704,80 euro, e sempre procedendo a ritroso, la terza piazza va Torrazzo con 753,75 euro.

In ogni caso, è bene ricordarlo, parliamo di entrate, cioè di soldini veri che derivano da ciò che buttiamo via…

 

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