Economia. Anagrafe imprese Alto Piemonte: terzo trimestre con il segno +, ma Biella è quella che cresce di meno

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Il terzo trimestre dell’anno si è chiuso con un segno positivo all’anagrafe delle imprese dell’Alto Piemonte, seppure di lieve entità, dovuto principalmente al trend favorevole del comparto dell’edilizia. Il tasso di crescita globale delle imprese delle province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola si attesta, in particolare, al +0,27%, poco al di sotto al trend regionale e nazionale (rispettivamente +0,33% e +0,36%).

Sul saldo complessivo ha inciso il perdurare della frenata impressa dal Covid: sono 534 le cessazioni d’impresa rilevate complessivamente fra luglio e settembre, il dato più basso nella serie degli ultimi dieci anni (598 quelle del corrispondente trimestre 2020 e 945 quelle del terzo trimestre del 2019). Ammontano invece a 736 le nuove imprese che si sono iscritte alla Camera di Commercio durante il terzo trimestre 2021 (contro le 765 del corrispondente periodo 2020 e le 780 che si erano registrate nel 2019), per un totale di imprese registrate nel quadrante pari a 75.822 unità.

Tra i territori si registrano alcune lievi differenze: Biella segna il tasso di crescita più basso (+0,21%), Vercelli il maggiore dinamismo (+0,38%), Verbano Cusio Ossola e Novara registrano tassi di crescita analoghi (rispettivamente +0,26% e +0,24%).

«In questo terzo trimestre dell’anno, il tasso di natimortalità delle imprese del nostro territorio mostra segnali positivi, sia pur di lieve entità, in tutte le province – commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte -. Non si deve sottovalutare come il dato sia influenzato dalla crescita del settore edile, grazie agli incentivi pubblici messi in campo dal governo e come in alcune realtà, come Biella e il Verbano Cusio Ossola, il comparto dell’industria chiuda in negativo. È evidente che in questa fase di ripresa sia nostro dovere pensare in ottica di lungo periodo: occorre lavorare a progetti strutturali per tutti i comparti produttivi e non fare solo affidamento a misure di sostegno per loro natura temporanee. Favorire la nascita di nuove realtà e la crescita del nostro sistema imprenditoriale è una delle “mission” storiche del sistema camerale, per assicurare il futuro dei nostri territori e stabilità occupazionale».

c.s.

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