In coda alle manifestazioni di sostegno al popolo palestinese che si sono susseguite in tutta Italia nei giorni scorsi, domenica prossima 23 maggio anche a Biella si scende in piazza per chiedere che cessino i bombardamenti israeliani su Gaza, così come il lancio di missili (peraltro quasi tutti abbattuti dal sistema di difesa contraerea israeliano Iron Dome) dalla Striscia verso il sud di Israele.
Sono oltre duecento, ormai, i morti palestinesi (tra i quali donne e tanti bambini), poco più di una decina quelli israeliani. Nella Striscia sono stati abbattuti obiettivi militari, chilometri e chilometri di tunnel utilizzati dagli jihadisti per gli spostamenti e i rifornimenti, ma anche ospedali, palazzi (come quello che ospitava l’emittente televisiva Al Jazeera e i media internazionali), e secondo fonti di Hamas sarebbe stato distrutto anche l’unico laboratorio per processare i tamponi Covid. E La Striscia di Gaza è ancora in piena emergenza sanitaria da SARS_CoV-2…
L’appello che arriva da ogni parte del mondo è che tacciano le armi, mentre sottotraccia continua incessante il lavoro delle diplomazie internazionali perché si possa arrivare quanto prima al cessate il fuoco.
La Striscia di Gaza è una lingua di terra lunga appena 36 chilometri e larga 10. Una delle zone più densamente abitate del Pianeta, con oltre 4mila persone/chilometro quadrato. Ma mentre la comunità internazionale esprime solidarietà al popolo occupante, sono pochissime le voci che si alzano a difesa del popolo occupato, quello palestinese.
La manifestazione che si svolgerà in piazza Martiri della Libertà, a Biella (ore 15), domenica prossima è organizzata dai Giovani Musulmani di Biella in collaborazione con altre associazioni del territorio e delle province di Torino, Vercelli, Novara e VCO.
