Democratiche Biellesi e tutela dei minori. “Allontanamento Zero”? Parliamone

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dalla Conferenza delle Democratiche Biellesi sulla tutela dei minori in riferimento al disegno di leggere regionale “Allontanamento Zero” fortemente voluto dall’assessore alla Famiglia Chiara Caucino.

In queste settimane a seguito del DDLR “Allontanamento Zero” da più parti si discute di allontanamento di minori e come intervenire per prevenirlo. A tal proposito ben venga un dibattito e un tavolo serio di confronto fra tutti i soggetti che hanno competenze e responsabilità in merito.

Come ben sappiamo la normativa  internazionale e nazionale stabilisce innanzitutto che “il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia” e prevede espressamente (L.149/2001 articolo 1, comma 2) che: “le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la potestà genitoriale non possono essere di ostacolo all’esercizio del diritto del minore alla propria famiglia”. Questo diritto soggettivo irrinunciabile, trova un corrispondente diritto-dovere del genitore a crescere ed educare il proprio figlio.

In tale contesto legislativo, è opinione condivisa che l’allontanamento del minore dalla propria famiglia debba essere un intervento residuale ed estremo, successivo ad ogni tentativo operato dalle Istituzioni pubbliche al fine di evitarlo. Infatti, a sostegno  dei nuclei familiari a rischio, nel rispetto della loro autonomia e nei limiti delle risorse finanziarie e nell’ambito delle rispettive competenze, sono disposti interventi di sostegno e di aiuto da parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali.

L’allontanamento, misura estrema di tutela del minore, si rende necessario appunto laddove il contesto familiare sia “gravemente compromesso” e/o ci sia un “grave rischio” e viene disposto in modo collegiale dal Tribunale dei Minori solo successivamente ad interventi ripetuti di sostegno alla famiglia, da parte dei Servizi Sociali e dopo un’attenta istruttoria della situazione.

Lo ha ben espresso recentemente il Dr. Camillo Losana, già presidente del Tribunale dei Minori di Torino  nel ricordare il ruolo svolto, fin dagli anni ’60 dallo stesso Tribunale, dai Servizi Socio-Sanitari e dalla comunità locale nel suo insieme. È proprio in quegli anni, infatti, che si avvia la chiusura dei grandi istituti e che si promuove una nuova cultura che pone al centro il minore come soggetto portatore di diritti: alla cura, all’affetto, ad avere una famiglia.

Auspichiamo che non si disperda l’immenso patrimonio di competenze, idee, passioni di tutti i soggetti che a diverso titolo hanno contribuito a fare in modo che ai minori venga garantito l’esercizio di tali diritti. Ogni sistema è migliorabile, per farlo però occorre chiamare a raccolta tutti i soggetti istituzionali e della società civile che ne hanno titolo, e ce ne sono tanti.

Conferenza delle Democratiche Biellesi

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