Da oggi #COOPFORUCRAINA. Nei 65 punti vendita Nova Coop si può donare per tendere una mano al popolo ucraino

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Prende il via oggi #COOPFORUCRAINA, una campagna di raccolta fondi promossa da Coop per portare un aiuto immediato alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra. La campagna di Coop sostiene l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant’Egidio e Medici Senza Frontiere, da anni presenti sul territorio ucraino. Le donazioni di soci e consumatori raccolte a partire dalla data odierna si affiancheranno ad uno stanziamento di partenza di 500mila euro già previsto da Coop. L’obiettivo complessivo è quello di superare 1 milione di euro.

Si può donare da oggi in tutti i 65 negozi Nova Coop, secondo le modalità descritte nel comunicato congiunto di Coop con UNHCR, Comunità di Sant’Egidio e MSF (lo riportiamo più avanti).

«Nova Coop ha già vissuto, con la pandemia, una fase di straordinario impegno e ha avuto la capacità di mostrarsi coesa, solidale e capace grazie al radicamento sul territorio e alla dedizione delle donne e degli uomini che lavorano in Cooperativa – commenta il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive. Anche in questa emergenza umanitaria occorre agire tempestivamente sostenendo chi sul campo sta già operando concretamente e mettendo a disposizione la nostra rete e le nostre persone per una forte azione a favore delle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina».

«Abbiamo deciso di lanciare questa campagna nazionale di raccolta fondi per i nostri soci e clienti, che hanno saputo dimostrarsi estremamente attenti e generosi nelle raccolte di cui ci siamo fatti portatori, che avranno così l’opportunità di donare nei nostri negozi i propri punti della carta socio e donare alle casse, o attraverso la piattaforma Eppela o ancora di dare un contributo con bonifici bancari sul conto corrente creato ad hoc per l’iniziativa. I nostri dipendenti, che non solo sono a disposizione di soci e clienti e a loro supporto nella spesa quotidiana, avranno anche loro l’opportunità di contribuire attraverso “l’Ora Donata” e l’importo complessivo sarà raddoppiato dalla cooperativa. Siamo consapevoli che ogni nostra azione, seppur piccola, sommata a quella di chi come noi crede nel valore della solidarietà e dell’impegno per la pace, può essere di supporto a chi vive una tragedia così grande», conclude il presidente di Nova Coop.

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#COOPFORUCRAINA

Una situazione in continua evoluzione, un terreno su cui è difficile intervenire, difficoltà a capire cosa accade: è l’emergenza in Ucraina in queste ore. Ad oggi si contano oltre un milione di sfollati, centinaia di migliaia di cittadini bloccati a Kiev, Mariupol, Kharkiv e in molte altre città bombardate negli ultimi giorni. Proprio con l’intento di puro sostegno a queste popolazioni, Coop avvia la campagna di raccolta fondi #coopforucraina. Si parte da uno stanziamento di 500mila euro che tutte le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione, sul quale andranno a sommarsi le donazioni dei soci e dei consumatori che numerosi in questi giorni hanno chiesto l’attivazione di un canale per poter dare il proprio aiuto.

Aperta anche la sottoscrizione ai dipendenti Coop che vorranno donare ore del proprio lavoro; in questo caso le cooperative si impegnano a raddoppiare i contributi così raccolti. Le cooperative di consumatori sostengono ancora una volta l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant’Egidio e Medici Senza Frontiere, che già avevano collaborato alla campagna sui vaccini #coopforafrica. Tutte e tre già attive sul territorio ucraino con dei progetti consolidati da anni, oggi convertiti in programmi di primo soccorso.

La campagna prende avvio oggi, venerdì 4 marzo, e si pone l’obiettivo di superare 1 milione di euro.Si può donare alle casse degli oltre 1.100 punti vendita Coop o utilizzare la piattaforma eppela.com/coopforucrainao il conto corrente dedicato (IBAN – IT 36 H 02008 05364 000106357816). Tutte e tre le modalità sono attive a partire da oggi.

L’obiettivo è fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina e quanto necessario in uno scenario in continua evoluzione, difficile in questo momento da prevedere per le stesse associazioni che pur conoscono bene quel territorio.

«Non possiamo rimanere a guardare; i nostri stessi soci, da sempre solidali e attenti cittadini del mondo ci stanno chiedendo di aiutarli ad aiutare la popolazione ucraina. È la realtà di questa guerra drammatica che ci spinge ad agire – spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) –. L’impegno per la pace e per la solidarietà da sempre sono nel dna di Coop; abbiamo deciso un primo stanziamento che avvii gli aiuti, e poi vogliamo permettere ai soci e ai clienti di contribuire a loro volta. Sappiamo che l’aiuto che potremo dare sarà ampiamente insufficiente, ma è il nostro modo per agire. Non risolveremo i problemi di una nazione e di un popolo che in questo momento si trova sotto le bombe, ma daremo un contributo rapido e concreto alle persone colpite con lo spirito che da sempre anima il movimento cooperativo».

«In una settimana, un milione di persone sono state costrette a fuggire dall’Ucraina – dichiara Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino –. Raramente negli ultimi decenni abbiamo assistito a un esodo così rapido come questo. Il personale dell’UNHCR è già presente in tutta la regione e stiamo rafforzando e ampliando i nostri programmi di protezione e assistenza per i rifugiati, a sostegno dei governi ospitanti. All’interno dell’Ucraina, i nostri operatori stanno lavorando in condizioni molto difficili: sappiamo che i bisogni sono enormi e restiamo ovunque il nostro lavoro possa contribuire a salvare vite umane. In questo momento è essenziale l’aiuto di tutti: per questo vogliamo ringraziare COOP, che ha scelto ancora una volta di garantire il suo prezioso aiuto alle popolazioni costrette alla fuga».

«Il dramma che sta vivendo il popolo ucraino ci riguarda da vicino. Non possiamo rassegnarci ad una guerra che sfigura il volto dell’Europa, dopo tanti anni di pace, ma insistere perché si aprano con urgenza vie di dialogo e si fermi il conflitto – afferma Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio –. Nel frattempo, sono più importanti che mai gli aiuti per fronteggiare l’emergenza, come la campagna di #coopforucraina. Servirà a sostenere i progetti che Sant’Egidio ha nel territorio ucraino, come le adozioni a distanza attive da anni e per l’accoglienza ai profughi in Polonia e negli altri paesi confinanti con l’Ucraina, dove sono attive le nostre Comunità e dove ci aiuta l’esperienza che abbiamo ormai da anni con il modello dei corridoi umanitari».

«Medici Senza Frontiere sta supportando a Kiev medici di diversi ospedali e centri sanitari. La sfida più grande oggi è l’individuazione di punti di accesso alle regioni dell’Ucraina più colpite dai combattimenti – sottolinea Stefano Di Carlo, direttore generale di MSF –. Nel frattempo stiamo inviando team in Polonia, Moldavia, Ungheria, Romania e Slovacchia per valutare e rispondere ai bisogni umanitari delle persone in fuga ai confini mentre altre équipe sono pronte ad intervenire anche in Russia e Bielorussia».

c.s.

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