Covid-19. Procurato allarme: biellese “in trasferta” indagato per il video su Facebook, e chi lo ha rilanciato?

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Bene bene, esiste ancora una giustizia divina. Anzi, no, terrena… Non ci sono ancora sentenze, ma è di ieri la notizia che un noto “cazzaro”, uno di quelli che imperversano sui social, è stato indagato dalla polizia postale di Biella, dietro esposto. Uno di quelli abituati a spararla sempre (più) grossa, che se lo fai in un periodo di ordinaria amministrazione passi “solo” per cazzaro, ma se lo fai nel pieno di un’emergenza sanitaria, sei un… Vabbè, lasciamo alle lettrici e ai lettori libertà di interpretazione.

Per la cronaca, si tratta nientepopodimeno che di un impresario di pompe funebri, quindi, in questo momento, uno almeno teoricamente “informato sui fatti”. Notoriamente vicino agli ambienti della destra biellese (da buon nostalgico del ventennio), il simpatico figuro, giovedì scorso 26 marzo, ha diffuso sulla sua pagina Facebook un video, poi ritirato, da puro terrorismo psicologico in cui, con toni da tragedia greca, raccontava di 20 bare ammassate nell’obitorio dell’ospedale di Ponderano, dando così a credere che solo quel giorno si fossero registrati 20 decessi per Covid-19.

La sacrosanta accusa che gli viene mossa è quella di procurato allarme.

Il bello è che questo signore, al momento, non vive nemmeno a Biella (chissà come mai?), fa la spola tra l’Italia e le isole spagnole in cui risiede: le Canarie. Poverino…

Ma cosa saranno mai gli oltre 3mila chilometri che separano le Canarie da Biella? Un tiro di schioppo, con tutta la tecnologia che ci circonda. Tanto che il “ben informato” impresario si è premurato di terrorizzare tutto il Biellese con la sua vergognosa diretta Facebook realizzata – meraviglioso!!! – dietro soffiata di un fantomatico collaboratore…

COMPLIMENTI, davvero.

Un po’ di vergogna, peraltro, secondo noi, dovrebbero provarla anche quei giornali biellesi che l’hanno pure intervistato, il summenzionato cazzaro, rilanciando la sua performance. Giornali storici, dai quali certe bassezze non te le aspetti, soprattutto in una situazione come quella che stiamo vivendo dall’avvento del Coronavirus.

Giornali che catechizzano i lettori con ben tre pagine interne sulla “sana e robusta”… informazione, sull’importanza e valore delle testate locali, su come smascherare una Fake News. E su come, in definitiva, ma in filigrana… Leggete quello che scriviamo noi, ché gli altri raccontano solo balle (ne parlavamo già in un nostro precedente articolo, riferendoci ad altra testata).

Salvo poi, trincerandosi dietro dati ufficiosi, fare aperture a cinque colonne, altrettanto terroristiche e terrorizzanti (provate a chiedere cosa ne pensino medici, personale sanitario, pazienti e loro familiari…), su “Oltre 30 morti nelle ultime 48 ore”.

La fonte, please? Che a scrivere random (la perifrasi da usare sarebbe un’altra, ma viepiù censurabile) sono capaci davvero tutti.

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