Covid-19 e rifiuti. Il “regalo” di Pasqua della Lega in Piemonte: “Più discariche per tutti!”

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Sembrava strano che, dopo aver strizzato l’occhio alle società che gestiscono il gioco d’azzardo con slot machine e sale VLT, la Lega piemontese non si premurasse di mettere nell’uovo di Pasqua una bella sorpresa confezionata appositamente per la collettività in quarantena. Lo slogan è stato studiato a tavolino con l’alter ego di Antonio Albanese, e suona così: “Più discariche/inceneritori per tutti!”

Sempre per l’incommensurabile gioia di chi li ha votati, ammesso che l’elettorato verde sia al corrente del cadeau… Gli auguri di Buona Pasqua (si fa per dire!) arrivano dall’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati. 

Alessandro Pizzi

Siccome non è nostro costume millantare competenze in settori che non afferiscono direttamente alla nostra formazione, e nella consapevolezza che la tuttologia in questo Paese è diventata mainstream, lasciamo voce e spazio a chi, da addetto ai lavori, si confronta quotidianamente con tematiche e problematiche di questo tipo.

«Questi sono matti, vogliono interrare la differenziata» è lapidario il commento di Alessandro Pizzi, ex vice presidente di Cosrab e coportavoce regionale di Europa Verde.

«Sotterrare nelle discariche i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata è un’atrocità ambientale e sociale che non avrebbe nessun vantaggio economico – continua Pizzi -. Vanificherebbe invece, in maniera tombale, lo sforzo virtuoso che i cittadini stanno compiendo in questi ultimi anni per ridurre nel proprio sacchetto dei rifiuti la quota di rifiuti indifferenziati. Le parole dell’assessore all’ambiente della Regione Piemonte sono inaccettabili e farebbero sprofondare il Piemonte nel “Medioevo” per il ciclo integrato dei rifiuti urbani. L’emergenza legata al Covid-19, semmai, deve ricordaci quanto ancora siamo distanti dagli obiettivi prefissati dalla Regione Piemonte con la Legge regionale n. 1 del 10 gennaio 2018 che ha ridisegnato la nuova governance di gestione dei rifiuti per un servizio più efficiente che premia anche economicamente chi produce meno rifiuti e differenzia di più, e sanziona chi utilizza nuove discariche o inceneritori».

Ecoballe in un sito di stoccaggio

«La Legge Regionale – argomenta ancora l’ex vice presidente di Cosrab – ha, tra le varie finalità, quella di favorire la massima valorizzazione ambientale ed economica dei rifiuti urbani differenziati in coerenza con il principio di prossimità e privilegiando il recupero di materia a quello di energia. Tradotto? In un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo oggi, anziché pensare di ripristinare impianti obsoleti con il ricorso a vecchie discariche o il loro ampliamento per smaltire tal quale i rifiuti e avvelenare falde acquifere e suolo agricolo, occorre accelerare con la riconversione impiantistica destinata ad accogliere i rifiuti».

«Passata l’emergenza, il Piemonte non avrà bisogno di nuovi inceneritori o dell’ampliamento di nuove discariche come afferma l’assessore regionale. Semmai si dovrà incentivare l’avvio concreto dell’auto compostaggio o compostaggio di comunità dei rifiuti organici, che oggi rappresentano più di un terzo del peso dei rifiuti indifferenziati smaltiti. Se, unitamente a questa azioni, si persegue l’obiettivo indicato dalla legge regionale di ridurre la produzione di rifiuti pro-capite sotto la soglia dei 100kg per ogni abitante, allora la quota di rifiuti da bruciare si dimezzerà. Il ricorso alle discariche sarebbe pesante anche economicamente: la legge regionale prevede infatti sanzioni fino a 0,30 euro ad abitante se non si raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata, ancora ben lontana dalla soglia minima 70% in ogni provincia», conclude Alessandro Pizzi.

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