COSRAB. 2021 anno record per la raccolta differenziata: nel Biellese è stata sfondata per la prima volta la “soglia psicologica” del 70%

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Il 2021 è stato un anno senza dubbio positivo per la raccolta differenziata sul territorio biellese. Un segno più confermato dai dati che Cosrab, il Consorzio smaltimento rifiuti area biellese, ha raccolto.

«Nel 2020 la pandemia ha inciso direttamente, anche per le disposizioni governative, sulla gestione della raccolta rifiuti – spiega il presidente Gabriele Bodo Sasso. Il divieto di differenziare i rifiuti per i positivi, lo stop della raccolta all’ospedale, la chiusura per tre mesi degli ecocentri, poi riaperti con ingressi contingentati per il resto dell’anno, hanno causato una flessione nella qualità della differenziata sul territorio provinciale. La percentuale è diminuita dal 68.7 % del 2019 al 67.4% e la produzione di rifiuto urbano residuo è aumentata da 147 kg per abitante/anno nel 2019 a 150 kg abitante/anno nel 2020».

Alcuni esempi eclatanti dell’impatto dell’emergenza sulla raccolta differenziata sono riscontrabili nel Comune di Ponderano, paese in cui sorge l’ospedale, che ha visto la propria percentuale crollare dal 62% al 54% o nel Comune di Biella che, con numerose attività chiuse e un maggior numero di persone in smart working e/o in quarantena ha visto aumentare la raccolta di rifiuti indifferenziati da 115 a 119 kg abitante/anno e diminuire la raccolta differenziata dal 78.5% al 76.0%.

«Nel 2021 c’è stata invece una notevole inversione di tendenza con un netto miglioramento della raccolta che ha coinvolto molti comuni del bacino biellese, ad esempio con l’introduzione dei cassonetti ad accesso controllato, progetto che è stato coordinato da Marco Ottina, impiegato del nostro ufficio tecnico – rivela Bodo Sasso –. La percentuale di raccolta differenziata ha superato, per la prima volta in assoluto, la soglia del 70% arrivando al 707%, contrariamente ai dati recentemente diffusi in modo errato da un organo di stampa locale. La produzione pro-capite di rur è scesa sotto la soglia dei 145 kg abitanti/anno, arrivando a un valore di 143.8. In 60 dei 74 comuni biellesi inoltre la percentuale di raccolta differenziata è maggiore rispetto al 2019, mentre in 42 su 74 è diminuita la produzione di rifiuto».

Particolare menzione ai comuni che hanno registrato i maggiori incrementi rispetto al 2019. Entrambe le percentuali sono state calcolate sommando i rifiuti urbani raccolti da SEAB e quelli avviati a recupero dalle utenze non domestiche al di fuori del servizio pubblico: sul podio troviamo Zimone, dal 28.7 al 67.6%, Zubiena dal 32.8 al 67.2%, Donato dal 34.3 al 61.9%.

«Va sottolineato come Zimone, Zubiena, Donato, Magnano, Dorzano, Torrazzo e Gifflenga, ovvero sette dei primi 10 – sottolinea il presidente Cosrab – tra tarda primavera/inizio estate 2021 siano passati a un servizio di raccolta dell’indifferenziato con cassonetti stradali ad accesso controllato tramite tessera. I risultati di questi comuni, proiettati su un orizzonte di 12 mesi, li collocano ormai stabilmente sopra il 70% con punte oltre l’80% nel caso di Torrazzo e Gifflenga».

Per quanto riguarda i primi mesi del 2022, i migliori comuni del territorio, che superano quota 70% di raccolta differenziata considerando la sola quota di rifiuto urbano raccolto da SEAB, sono Vallanzengo con 86.7%, Torrazzo con 82.6% e Cossato con 82.2%. Le percentuali sono calcolate sui soli rifiuti raccolti da SEAB e non includono i rifiuti urbani avviati a recupero dalle utenze non domestiche al di fuori del servizio pubblico, che verranno inseriti solo nel consuntivo di fine anno.

«Analizzando la tipologia dei servizi attivi sul territorio dei comuni più virtuosi – conclude Bodo Sasso – non si può fare a meno di evidenziare l’importanza dell’utilizzo di soluzioni tecnologiche applicate alla raccolta differenziata: in otto dei 15 comuni in tabella, Vallanzengo, Gifflenga, Casapinta, Torrazzo, Magnano, Zubiena, Donato e Zimone, i rifiuti indifferenziati sono raccolti con cassonetti stradali ad accesso controllato e in due, Cossato e Gaglianico, le medesime condizioni trovano applicazione per la raccolta dell’indifferenziato nei condomini. La direzione futura per il raggiungimento degli obiettivi europei, recepiti dalla normativa nazionale e regionale, appare quindi chiara: massima diffusione della raccolta del rifiuto organico e applicazione delle migliori tecnologie disponibili per il controllo degli accessi e la riduzione dei volumi, in tutti i comuni che non sono in grado di attivare una raccolta di tipo domiciliare».

c.s.

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