Corsa&Filosofia. Runner, buoni propositi per il 2020: ok il risultato ma andando per gradi

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Colui che conosce il proprio obiettivo si sente forte; questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura la pace interiore; solo la pace interiore consente la riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di partenza di ogni successo” (Lao Tzu)

L’anno è appena cominciato ed è tempo di iniziare a realizzare quei buoni propositi (obiettivi) che ci siamo proposti. Da amante dello sport e in particolare della corsa mi chiedo come può un runner portare avanti gli obiettivi che si è prefissato?

Non bisogna avere scuse: le scuse sono l’ostacolo principale al raggiungimento del nostro obiettivo e non ci permettono di realizzare i nostri sogni.

Bisogna porsi degli obiettivi raggiungibili: in base al livello di allenamento che abbiamo, bisogna pensare a obiettivi progressivi. In più, è consigliabile scegliere step intermedi: vuoi correre una maratona? Scegli delle mezze maratone che correrai nei mesi precedenti.

Gli obiettivi intermedi faranno percepire l’avvicinamento al proprio sogno e in questo modo la motivazione aumenterà di giorno in giorno.

Comunicare il proprio obiettivo agli altri: aiuterà a prendere un impegno anche con loro e a non volerli deludere. Non limitarti a dire “voglio correre la mia prima maratona”. Sceglila, allenati in modo coerente, senza strafare e iscriviti.

Come può la filosofia esserci d’aiuto? Ad esempio, il consiglio che ci viene dato dal filosofo Seneca è semplicemente quello di rimanere fedeli ai nostri buoni propositi anche se magari con il passare del tempo ci possono sembrare difficili, se non addirittura impossibili.

Dobbiamo ricordarci che le nostre intenzioni devono trasformarsi in volontà e quindi in azione.

Nel pensiero filosofico di Seneca è costante la continuità fra pensiero e azione, o se vogliamo dirla in termini aristotelici, il passaggio dalla potenza all’atto.

Come suggerisce il filosofo, dobbiamo avere fermezza nel perseguire i nostri obiettivi non lasciandoci distrarre dagli ostacoli che si potrebbero presentare e continuare a puntare lo sguardo al traguardo da raggiungere.

Non possiamo pensare di avere successo volendo tutto e subito. Per raggiungere il traguardo finale, dobbiamo affidarci al metodo analitico del filosofo Cartesio, ossia fare un passo alla volta, procedendo appunto per obiettivi intermedi.

Se vogliamo un immediato cambiamento radicale, siamo destinati a fallire. La gradualità è la giusta tecnica.

Non dobbiamo comunque demoralizzarci, se non riusciamo a perseguire appieno i nostri scopi, malgrado prestiamo attenzione a questi indispensabili accorgimenti pratici. Il mancato obiettivo dipende dal nostro essere determinati, come ci insegna il pensatore Arthur Schopenhauer.

Il mio “consiglio filosofico” è quello di non porsi obiettivi che già in partenza sono impossibili da realizzare in quanto porterebbero soltanto alla sconfitta, alla frustrazione e a deprimerci per il fallimento.

Secondo me, è attraverso la determinazione, l’impegno, la perseveranza e i sacrifici che possiamo arrivare a conquistare il traguardo che ci siamo prefissati.

Come diceva il filosofo Epicuro: “È preferibile che un bel progetto non vada in porto piuttosto che abbia successo un progetto dissennato”.

Nessuno sa cosa ci aspetterà in questo 2020 ma, di certo, noi possiamo decidere dove arriveremo.

Foto Elisa Dipré (Verona lungo Adige 01-01-2020)

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