Corradino indagato. Paolo Furia (PD): “In sei mesi, la Lega ha esposto Biella alla pubblica gogna”

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L’uso “improprio” dei mezzi di proprietà comunale (non di Biella ma di Cossato) è il motivo per il quale la Procura della Repubblica di Biella ha aperto un fascicolo sull’attuale sindaco del capoluogo laniero Claudio Corradino.

E ancora una volta, la città balza agli onori delle cronache nazionali per motivi non propriamente… edificanti. La notizia, infatti, è stata diffusa dal principale telegiornale Rai, il TG1 delle 13. Anche se, ad onor del vero, sulla stampa locale circolava già dalla prima mattinata di oggi, sabato 7 dicembre.

Le prime reazioni ufficiali ci sono arrivate dall’ex sindaco Dino Gentile, mentre, a un’incollatura di distanza, abbiamo ricevuto anche quelle di casa PD, “per bocca” del segretario regionale Paolo Furia. Le pubblichiamo qui di seguito.

«Non ricordo neanche più la quantità di volte in cui la Lega, nella scorsa legislatura, ha chiesto all’allora sindaco di Biella Marco Cavicchioli di dimettersi per molto meno – afferma Paolo Furia -. Non siamo giustizialisti e speriamo che le accuse non siano confermate. Non animiamo cori mediatici o insulti. Diamo rispetto anche se in passato non ne abbiamo ricevuto, anche se la Lega non ci rispetta neanche oggi, a Biella come a livello nazionale».

«In meno di sei mesi di Amministrazione, la Lega ha esposto Biella sin troppe volte alla pubblica gogna», conclude il segretario regionale del Partito Democratico.

 

 

 

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