Consorzio IRIS. A gennaio 2022 piccola rivoluzione per essere ancora più vicini alle necessità del territorio (41 i Comuni aderenti)

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«Abbiamo lavorato sodo per più di un anno – afferma la presidente Mariella Biollino – in stretto raccordo con il CdA, la direzione, il presidente dell’assemblea (Cinzia Bossi, ndr), i sindaci di tutte le aree territoriali, attraverso una specifica Commissione di lavoro e vari incontri a settembre, tutti molto partecipati e itineranti. Il Covid non ci ha fermato, anzi è stato uno stimolo e ci ha fatto capire che i servizi dovevano essere riorganizzati, essere più vicini ai cittadini, adeguandoli alla realtà del nostro tempo, e ci ha offerto spunti concreti. Il Consorzio Iris è diventato un laboratorio sperimentale nel 2020/2021 e ora da gennaio 2022 cambieranno tante cose. L’assemblea, convocata al Centro sociale di Ponderano, ha approvato all’unanimità una delibera complessa, ma comprensiva di tutte le fasi di lavoro. Il metodo perseguito è stato quello della collaborazione e confronto con i vari sindaci. Un metodo sempre vincente».

Ma quali saranno, nel dettaglio, le modifiche in divenire da gennaio 2022? Innanzitutto è prevista una sperimentazione che durerà, in raccordo con i sindaci, fino all’autunno 2023 circa, in modo da arrivare a una nuova convenzione a fine 2023/inizio 2024.

Il Consorzio, nonostante le nuove e gravi problematiche legate alla pandemia, ha avviato l’iter di un complesso e capillare processo di revisione dell’organizzazione dell’Ente e delle sedi territoriali con contestuale analisi e valutazione dei servizi e della spesa generale a partire dal 2020.

Numerosi sono stati i confronti con Città di Biella, Cissabo, altri Consorzi del Piemonte, operatori del Terzo settore. Fondamentale anche la collaborazione stretta tra CdA, Cinzia Bossi, la direttrice Patrizia Marcacci, la responsabile aree territoriali Chiara Steila e i diversi uffici (ragioneria, segreteria, operatori vari).

  1. Delibera d’indirizzo e nomina Commissione territoriale. Come da delibera d’indirizzo approvata dall’assemblea in data 5 novembre 2020 e nomina Commissione a dicembre 2020, sono stati subito avviati i lavori della Commissione con 2 rappresentanti per le 6 aree territoriali. Quattro, e complessi, gli incontri. Nell’assemblea generale del 14.07.2021 è stata illustrata le sintesi dei vari incontri, mediante slides inviate a tutti i sindaci per una valutazione finale. A settembre il CdA si è spostato sul territorio incontrando tutti i sindaci della pianura, della Valle Elvo e della Valle Cervo.
  1. Il Mandato dei sindaci: stabilire le basi per una riorganizzazione generale dei servizi centrali e di quelli territoriali alla luce delle nuove esigenze, valutando i margini di efficientamento dell’attività dell’Ente ed eventuali economie possibili per giungere ad una quota base unica, riferibile ai servizi essenziali per tutti i Comuni da gennaio 2022. Oggi invece le quote sono tre, a volte anche diverse tra i Comuni, e divise in: a) servizi sovracomunali, b) servizi sociali territoriali, c) integrazioni rette disabili. Era l’unico Consorzio del Piemonte ad avere quote differenziate.
  1. Metodo di lavoro: confronto, dialogo, collaborazione costante con amministratori, uffici, sindaci, Cissabo, Città di Biella, altri Consorzi, eccetera.

La popolazione diminuisce ma i bisogni aumentano in maniera importante e così il numero di famiglie, anziani, giovani e disabili seguiti, specie dopo il Covid:

Alcuni dati.

Cittadini in carico ai servizi:
Anno 2018 n. 5593
Anno 2020 n. 5855

Famiglie seguite: nel 2020, 2777 contro le 2646 del 2019

Contribuzioni economiche: + 30% (484 famiglie seguite nel 2020 contro le 388 del 2019)

Segretariato sociale: 662 beneficiari nel 2020, prima sconosciuti ai servizi

SPAF! Giovani 14-25 anni: 92 accoglienze nel 2020. Dal 1gennaio al 30 settembre 2021: già 94 accoglienze.

c.s.

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