Confesercenti del Biellese scrive alla giunta Corradino e al Consiglio comunale per avere risposte sulla Tarip 2020

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera aperta a firma del presidente di Confesercenti del Biellese, Angelo Sacco e del presidente FIEPET del Biellese, Michele Orsalla, che rappresenta  la categoria dei pubblici esercizi, tra le più colpite dalla pandemia. La missiva, indirizzata al sindaco Corradino e alla sua Amministrazione, ha lo scopo di ottenere risposte in merito alla questione Tarip 2020, da tempo sollevata proprio dai vertici dell’Associazione di categoria. Negli ultimi tempi, infatti, molti iscritti sono stati contattati telefonicamente da una società di recupero crediti per conto di Seab spa. La bollettazione riferita allo scorso anno non tiene conto dei periodi di chiusura forzata dei negozi e delle attività di somministrazione a causa della pandemia, e inoltre contrasta con una deliberazione assunta dal Consiglio comunale del capoluogo laniero che chiedeva alla municipalizzata di non aumentare le tariffe rispetto al 2019.

TARIP 2020 UTENZE NON DOMESTICHE

Egregi signor sindaco, assessori e consiglieri comunali della città di Biella,

come sapete, anche i nostri associati vivono giorni difficilissimi, tanto che nella giornata di mercoledì 7 aprile la nostra associazione ha dato vita in tutta Italia ad una manifestazione, consegnando ai Prefetti un documento contenente le nostre proposte per uscire dalla pandemia. La nostra, per scelta, è stata una manifestazione senza urla, civile, ma determinata!

Abbiamo letto che Lei, signor sindaco, ed alcuni dei Suoi assessori avete partecipato alla manifestazione autogestita da alcuni colleghi artigiani e commercianti (iniziativa che si è svolta in coda alla nostra di Confesercenti e a quella di  CNA), affermando che siete solidali con le categorie che non hanno ricevuto dal governo centrale i dovuti ristori, e che chiedono di aprire le loro attività in sicurezza, e su questo siamo d’accordo anche noi.

A voi però, amministratori locali, chiediamo di voler dare risposta alle nostre domande, che ben prima della pandemia abbiamo posto per i problemi della nostra città.

Il merito è a quanto è stato chiesto di pagare per la TARIP 2020, alle imprese che noi rappresentiamo, da parte di SEAB, società a cui il Comune di Biella ha affidato il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.

Era febbraio 2020 e veniva inviata alle imprese una  fattura di acconto, senza mai aver ricevuto prima un conguaglio per l’anno 2019. La cifra richiesta faceva subito scattare la necessità di spiegazioni, in quanto notevolmente superiore a quanto pagato per l’ultimo anno conguagliato.

A marzo 2020, come ben noto, e non ne siamo ancora fuori, scoppiava la pandemia e con l’emergenza sanitaria venivano chiuse le attività, alcune delle quali non hanno mai ripreso il lavoro nell’ultimo anno (si pensi ad alcuni locali serali), mentre altri hanno lavorato solo a singhiozzo e sono chiusi tuttora.

A luglio 2020 il Consiglio comunale di Biella (è per questo che scriviamo a tutti i consiglieri comunali), con votazione unanime, deliberava che le tariffe TARIP 2020 non dovessero aumentare rispetto al 2019 (purtroppo però il consuntivo 2019 non si conosceva ancora).

A dicembre 2020 arrivava il conguaglio 2019 e decretava il 20% di aumento dell’acconto richiesto per l’anno 2020 a febbraio 2020.

SIAMO QUINDI ARRIVATI AD APRILE 2021, E COME MINIMO LE IMPRESE AVREBBERO DOVUTO RICEVERE UNA NOTA DI CREDITO PER PORTARE L’IMPORTO RICHIESTO IN ACCONTO PER IL 2020 ALLA CIFRA UGUALE A QUELLA PAGATA PER IL 2019.

È EVIDENTE, PERÒ, CHE AD APRILE 2021 CI ASPETTIAMO PURE UN CONGUAGLIO DEFINITIVO PER L’ANNO 2020 CHE TENGA CONTO anche nel computo della quota fissa” DEI MESI IN CUI LE ATTIVITÀ SONO STATE FERME E QUINDI NON HANNO ASSOLUTAMENTE PRODOTTO RIFIUTI!!!

TUTTO QUESTO NON È AVVENUTO, E PEGGIO ANCORA UNA SOCIETÀ DI RECUPERO CREDITI, INCARICATA DA SEAB, STA FACENDO TELEFONATE ALLE IMPRESE, ESIGENDO I PAGAMENTI DELLE FATTURE EMESSE LO SCORSO FEBBRAIO 2020.

Crediamo che sicuramente Seab spa debba fare in fretta i conti del costo complessivo del servizio effettuato di raccolta e smaltimento rifiuti per l’anno 2020, emettere le note di credito e solo in una fase successiva passare al recupero crediti, permettendo le rateizzazioni e tenendo conto dell’emergenza sanitaria.

Crediamo anche che il Comune di Biella debba rimpinguare il fondo che ha destinato per contribuire al pagamento delle fatture TARIP, tenendo conto delle chiusure delle attività delle imprese, e che l’importo di euro 130.000,00 sia insufficiente.

Non ci è chiaro quanto leggiamo sui giornali circa il fondone per i crediti non esigibili che il Comune di Biella destinerebbe a SEAB spa.

Confidando in sollecito riscontro, ringraziamo per l’attenzione che sicuramente vorrete finalmente porre alle richieste dei commercianti di Biella!

Angelo Sacco – Presidente Confesercenti del Biellese
Michele Orsalla – Presidente Fiepet del Biellese

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