Commercio. 250 negozianti del centro chiedono al sindaco Corradino “Azioni Immediate”

0

Nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 10 febbraio, una delegazione di commercianti del centro storico, con in testa il presidente di Confesercenti del Biellese, Angelo Sacco, ha incontrato a Palazzo Oropa il sindaco Corradino, il suo vice Moscarola e l’assessore al Commercio, Barbara Greggio.

All’amministrazione è stato consegnato brevi manu un documento redatto dai rappresentanti di oltre 250 sottoscrittori, tutti titolari di esercizi commerciali. L’intento comune, riassunto nel titolo dell’elaborato, è “proposte di intervento per rivitalizzare il commercio cittadino”.

Il documento è rappresenta la summa di quanto emerso all’interno di un gruppo di lavoro costituitosi su base volontaria che chiede di poter interloquire direttamente con la giunta Corradino e di creare un tavolo intorno al quale poter affrontare determinate tematiche in modo propositivo e costruttivo, nell’interesse di Biella e del commercio cittadino.

Il gruppo di lavoro creato dai negozianti del Cuore di Biella è assolutamente trasversale. Promosso da Confesercenti, vede presenti anche Ascom, CNA e Confartigianato, nella consapevolezza che “quando i negozi sono aperti, le città sono sicure, pulite, vitali, attraenti. Quando i negozi chiudono, quando le luci delle vetrine si spengono, le città muoiono”.

All’interno del documento sono individuate sostanzialmente due direttrici d’intervento: una comporta “AZIONI IMMEDIATE”, l’altra “AZIONI STRUTTURALI”.

Le azioni immediate, per le quali, a dire di Lorella Bianchetto, direttrice di Confesercenti del Biellese, “non c’è più tempo da perdere perché i commercianti non possono attendere oltre”, riguardano le “Vetrine vuote e negozi sfitti”, “Decoro e pulizia”, “Arredo urbano”, “ZTL”, “Parcheggi”, “Animazione, eventi e manifestazioni”.

Quanto alle azioni strutturali, invece, le tempistiche sono meno cogenti, ma la richiesta è quella di accantonare per qualche tempo la previsione del Piano Triennale dei Lavori Pubblici che prevede un investimento di oltre un milione di euro per il rifacimento della pavimentazione di via Italia. Il timore dei commercianti è quello che si possano (ri)creare criticità simili a quelle registrate nei mesi scorsi in via Amendola, con conseguente semi-paralisi del commercio durante i lavori.

Pur essendo infatti d’accordo con una complessiva rivisitazione e riqualificazione del centro storico, i negozianti preferirebbero che l’azione amministrativa, nel breve periodo, si concentrasse sull’adeguata manutenzione del manto esistente e puntasse a rispondere piuttosto alle esigenze enucleate alla voce “INTERVENTI URGENTI”.

A parere degli esercenti, risparmiando anche solo parte del denaro necessario alla nuova pavimentazione di via Italia, si potrebbero allocare maggiori risorse sui capitoli di bilancio che portino, con un’azione sinergica, a “progettare il brand della città”, “creare adeguate connessioni con l’incoming turistico”, intercettare le migliaia di visitatori che si riverseranno sul territorio biellese in occasione dei grandi eventi di quest’anno, ovvero la Passione di Sordevolo e la V Incoronazione della Madonna di Oropa. Infine, “sfruttare al meglio la rete Città Creativa Unesco”.

Il prossimo incontro che vedrà seduti intorno allo stesso tavolo Amministrazione e commercianti è già stato calendarizzato per il 27 febbraio e verterà sui due punti che i firmatari del documento ritengono assolutamente improcrastinabili: 1) vetrine vuote e immobili sfitti 2) iniziative coordinate per animare il cento città.

«Oggi eravamo una bella squadra, con oltre una ventina di persone e i rappresentanti delle varie associazioni di categoria – afferma con soddisfazione Lorella Bianchetto -. Il nostro presidente, Angelo Sacco, ha abbiamo ribadito l’urgenza di alcune azioni da mettere in campo senza ulteriori dilazioni: in primis per cercare di ovviare in qualche modo al problema delle vetrine vuote e degli immobili sfitti. Per le prime abbiamo proposto di arginare il vuoto con dei bei poster fotografici del Biellese; mentre per gli immobili sfitti si potrebbe pensare, in accordo con l’assessorato competente, ad alcuni sgravi fiscali. Nello stesso modo si potrebbe ragionare per incentivare nuove aperture».

«La cosa che positiva – conclude la direttrice di Confesercenti del Biellese – è che abbiamo già fissato il prossimo incontro, in cui si parlerà nello specifico delle vetrine e degli eventi. Non possiamo più permetterci che vengano organizzate manifestazioni senza che ci sia una condivisione con i commercianti su programma e comunicazione. Siamo un gruppo di persone che ha voglia di porsi in modo propositivo, nonostante le evidenti difficoltà. Non vogliamo piangerci addosso, né tanto meno tirare giù la saracinesca ma, al contrario, far vivere la nostra città. Siamo oltre 250 ma la porta è sempre aperta, anche per i commercianti che non abbiano un attività in centro». 

Condividi:

Commenti chiusi