Comitato Salussola Ambiente è Futuro. Gazebo e video per dire NO alla discarica d’amianto

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Forse è vero, che non se ne parla abbastanza. Forse hanno ragione gli abitanti del paese, che già da tempo si sono riuniti nel Comitato Salussola Ambiente è Futuro per fare fronte comune contro il nemico. Sicuramente, qui la formula dubitativa non regge, il problema della discarica di cemento e amianto che potrebbe sorgere in Regione Brianco riguarda tutto il Biellese.

E non solo, visto che i territori del Vercellese a valle del paventato ecomostro sono da tempo sul piede di guerra. Il pericolo sembrava scongiurato: pareri e valutazioni negative d’impatto ambientale da parte di Provincia, ASL Biella, Ordine dei Medici, eccetera eccetera, parevano avere messo la parola fine sullo scempio ecologico da 80mila metri qudrati. Ma il proponente, Acqua&Sole srl (che già il nome sembra una presa in giro…) non si è arreso, ricorrendo al TAR. E ha vinto. Vizi di forma, peraltro, non nel merito.

L’ombra nera torna ad incombere, e il Comitato Salussola Ambiente è Futuro ricomincia ad affilare le armi. A partire da quelle che, banalmente, attengono ad un piano logico, prima ancora che giuridico: in pratica, i salussolesi si chiedono come sia possibile che i Comuni del Vercellese e alcuni Comuni del Biellese abbiano preso posizione contro l’ecomostro, mentre l’Amministrazione comunale del paese in cui dovrebbe sorgere continua a traccheggiare, a nicchiare. A fare una specie di giochino delle tre carte: no, a parole, ma alle parole non seguono mai i fatti. Carta vince, carta perde… Abracadabra.

IL VIDEO DI ALESSIA MARCOLONGO
Alessia Marcolongo, architetto residente a Salussola, ha scelto di utlizzare un codice narrativo molto diretto e immediato come quello del video: una registrazione che dura quasi 15 minuti ma che racconta in modo particolareggiato il progetto-discarica, evidenziandone tutte le debolezze/criticità. A partire da un dato oggettivo, legato a quella zona. Un territorio che produce riso Arborio di Baraggia Biellese e Vercellese DOP rischia di essere invaso e contaminato da una discarica d’amianto che in 13 anni (questo è il tempo previsto per l’esaurimento dello spazio di stoccaggio) potrebbe arrivare ad accoglire qualcosa come UN MILIONE E MEZZO di metri cubi di materiale altamente cancerogeno. Follia allo stato puro.

Il tutto all’interno di una struttura che prevede 13 metri interrati e 17 fuori terra, in sei lotti. Una specie di cloaca tossica quasi a cielo aperto, in cui verrebbe stoccato amianto proveniente dal Biellese ma anche da altre Regioni e forse addirittura dall’estero. Così, perché noi biellesi siamo generosi…

IL GIARDINO DELL’EDEN…
Non ci sono argomenti validi, come si dieva poco sopra per accettare un autentico attentato alla salute pubblica, ergo, la ditta proponente, cerca di edulcorare la mefitica pillola nelle ultime pagine (in tutto sono 299) della relazione di progetto, promettendo una sorta di giardino dell’Eden – udite, udite! – vista discarica.

Un vero e proprio parco, con pista ciclopedonale che costeggia “il papocchio”, laghetto artificiale (con acqua proveniente dalla bonifica del percolato?), bacheche tematiche rivolte alle scuole sull’educazione ambientale e, ciliegina sulla torta, AREA RELAX con panchine, tavoli e griglie per un allegro pic nic al gusto d’asbesto…

A Napoli direbbero: “cornuti e mazziati”.

E, in tutto questo, mentre c’è chi suona la grancassa per fare massa critica e debellare il pericolo “degli untori” di Acqua&Sole appellandosi al Consiglio di Stato, giurisdizione amministrativa di secondo grado, quindi sovraordinata al TAR, l’Amministrazione di Salussola non trova di meglio da fare che accettare il cadeau di 7 computer per le scuole gentilmente omaggiate – guarda un po’… – dalla ditta pavese (la Acqua&Sole srl, appunto); salvo poi restituirli al mittente dopo un’interrogazione della minoranza consiliare che, giustamente, chiedeva conto di cotanta generosità da parte di vorrebbe realizzare la discarica. Quanto invece ad appoggire il ricorso che altri Comuni vogliono esperire al Consiglio di Stato per il bene di Salussola (e per il proprio, ovviamente), la giunta del Comune interessato fa come Ponzio Pilato.

INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE AL PROBLEMA
Al contrario, il Comitato Salussola Ambiente è Futuro, alza il tiro, e la voce: sabato scorso, 26 ottobre, sono stati allestiti quattro gazebo informativi (a Dorzano, Ponderano zona ospedale, Biella e Santhià) per sensibilizzare la popolazione sul rischio amianto.

«È un primo passo – commenta Simonetta Magnone del Comitato -, il riscontro ottenuto è stato significativo e ha dato fin da subito risultati in termini di nuovi contatti: amministratori di altri Comuni chiedono di affiancarci nella protesta, molta gente manifesta interesse a soprattutto dimostra desiderio di partecipare attivamente, proponendo nuove iniziative, forti e concrete, per mettere la parola fine a questo scellerato progetto».

 

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