Città di Biella blinda anche parchi e giardini. Lo impone l’ordinanza del Ministero della Salute

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Anche Biella, come tutte le città d’Italia, si è adeguata alla chiusura di parchi e giardini imposta dall’ordinanza emanata ieri sera dal ministro della Salute Roberto Speranza. All’articolo 1, punto 1 lettera a), si dispone infatti che: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 sono adottate, sull’intero territorio nazionale, le ulteriori seguenti misure: a) è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”.

È stato lo stesso sindaco Claudio Corradino a darne notizia ai biellesi, non senza un accenno polemico, che da un lato non facciamo fatica a comprendere, vista la situazione di tensione e stress alla quale tutti quanti noi siamo sottoposti, dall’altro, parò, un filo fuori luogo, posto che la decisione di chiudere non dipende dall’Amministrazione cittadina ma da fonte decisamente sovraordinata.

Nel videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, il primo cittadino ha così bacchettato gli irresponsabili: «Bene, e alla fine, come vi avevo detto, ce l’abbiamo fatta tutti quanti, eh. Ce l’abbiamo fatta a farci chiudere i parchi e giardini. Io non sapevo più come dirvelo, prima: state a casa, uscite poco, non fate quelle corse che state facendo, riducete il periodo di uscita. Non c’è stato verso, un sacco di gente non si è comportata secondo quello che la legge diceva e così il risultato è stato la chiusura totale dei parchi e giardini della città di Biella, ma non solo, i parchi e giardini sono chiusi in tutta Italia».

Il messaggio è poi proseguito con le solite, sacrosante, raccomandazioni alla popolazione che il sindaco Corradino non si stanca di fare ogniqualvolta si rivolge ai biellesi. E per questo, non possiamo fare altro che ringraziarlo.

Tornando alle disposizioni dell’ordinanza ministeriale, ecco le altre disposizioni:

  • non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;
  • sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto, da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
  • nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse dalla principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

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