Cirio dopo la videoconferenza con i ministri Boccia e Azzolina: “Il governo ascolti la nostra voce fatta di prudenza e buonsenso”

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Si è concluso circa un’ora fa il collegamento in videoconferenza tra i Presidenti di Regione e il governo Conte rappresentato in quest’occasione dai ministri Francesco Boccia (Affari regionali e Autonomie) e Lucia Azzolina (Istruzione) per discutere le contromisure da adottare nel tentativo di limitare i contagi della seconda ondata di Covid-19.

Mentre gli ospedali tornano a riempirsi di pazienti affetti da coronavirus, così come aumentano i tamponi, e la propaganda di destra continua a gettare benzina sul fuoco preconizzando scenari da catastrofe annunciata e accusando il governo di “aver perso tempo” (come se loro non avessero messo sul tavolo il carico da 90, speculando sull’onda lunga del negazionismo), è atteso per questa sera un nuovo DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Dalla nuova stretta dovrebbero (o potrebbero) salvarsi sia i pubblici esercizi come bar e ristoranti, per i quali non sono già state disposte alcune limitazioni già nei giorni scorsi, scuole, centri estetici e parrucchieri. C’è attesa, inoltre, per quanto attiene al ventilato coprifuoco nelle ore notturne, peraltro adottato in alcuni Paesi europei senza suscitare particolare scandalo.

Pochi minuti dopo essersi congedato dall’incontro in conference call, il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha consegnato alla sua pagina Facebook alcune considerazioni in proposito, riferendo quando è stato chiesto dai territori al governo centrale.

“Si è appena concluso il videocollegamento con gli altri Presidenti di Regione per discutere con il Governo le prossime misure di contenimento – scrive Cirio -. Abbiamo chiesto di non penalizzare ulteriormente i locali con altre riduzioni di orario, mentre è fondamentale evitare gli assembramenti che si creano fuori dagli esercizi pubblici dopo la chiusura, altrimenti si vanifica il sacrificio che questa misura già comporta per il settore. Sulla scuola abbiamo chiesto al Governo di alleggerire il carico del trasporto locale attraverso il potenziamento della didattica a distanza, limitata però agli ultimi anni delle superiori. Il Governo ascolti la nostra voce fatta di prudenza, ma anche di buonsenso”.

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