C’è ancora spazio per la filosofia ai tempi di Facebook e Whatsapp?

0

Il mondo è sempre più complesso e frenetico. In un tempo di espansione scientifica senza precedenti, dove le informazioni viaggiano contemporaneamente in tutto il globo e si è sempre più dipendenti da Facebook, dai social network in generale e da Whatsapp c’è ancora spazio per la Filosofia?

Certo. Altro che materia noiosa o sorpassata… Secondo me, in una società che cambia continuamente, i grandi pensatori possono aiutarci a ritrovare un equilibrio e a vivere meglio. La filosofia, dunque, è più utile che mai!

C’è chi la filosofia l’ha amata dal primo momento, tra i banchi del liceo, proprio come è capitato a me, e chi, invece, ha pensato presto di metterla da parte: “Bella sì, ma poi?”

Molti si chiedono a cosa serva la filosofia e di conseguenza anche una laurea in studi filosofici. Aristotele disse: “La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perché priva del legame di servitù è il sapere più nobile”.

In primo luogo, serve a fare chiarezza su termini e concetti usati nel quotidiano e non, al fine di avere una visione più chiara della nostra realtà (parole come Amore, Giustizia, Dovere, Morale, eccetera). Sviluppa il nostro pensiero critico (ridimensiona l’ego e i dogmatismi).

Ci aiuta non soltanto a comprendere il mondo ma sopratutto a comprendere noi stessi (in un’epoca dove spopolano superficialismo e veleno intellettuale). La filosofia ci fa capire l’importanza del dialogo reale, concreto e non virtuale, fatto di emoticons sui social.

Bisogna tornare a interessarsi alla persona, alla coscienza, all’io, e alla parola. Tornare, quindi, a filosofare.

Ai giovani la filosofia dà la possibilità di scoprire i propri valori. La filosofia può essere per tutti una costante provocazione a pensare. L’importante è uscire dalla solita concezione accademica che si ha di questa materia.

Stimola ad occuparsi degli altri. Pensare è un esercizio che bisogna iniziare a fare fin da piccoli, ed è un peccato che la filosofia venga studiata solo al liceo o all’università: bisognerebbe dare a tutti la possibilità di “incontrarla” fin da piccoli.

Credo che la filosofia non sia affatto una materia inutile, astratta, noiosa, una perdita di tempo. L’invito che rivolgo a tutti i lettori è quello di iniziare a percorrere, tappa dopo tappa, il sentiero della filosofia con la consapevolezza che i filosofi del passato non sono “supereroi” da prendere a modello ma i loro pensieri sono utili per dare il meglio di noi stessi aiutandoci a “vedere” e comprendere la realtà in maniera più consapevole e a fondo.

La filosofia aiuta ad accrescere lo spirito critico di una persona, aumenta la voglia di analizzare, esaminare, mettersi in discussione, vedere le cose con occhi diversi. Chi fa filosofia sottopone ad esame le convinzioni della gente su se stessa, sulla natura, sul mondo. E il filosofo non dà mai nulla per scontato, anzi, cerca di analizzare le ragioni delle scelte, dei comportamenti e delle idee; meravigliandosi di tutto ciò che ci circonda fino al punto di chiedersi “perché?”

In poche parole: se la filosofia ci aiuta a crescere interiormente, io mi chiedo come si possa affermare che sia inutile.

Anche la tua domanda è filosofia. Quante altre domande porrai nella tua vita? E quante te ne verranno sottoposte? Ecco il futuro della filosofia. Senza di lei non avremmo nemmeno coscienza di noi stessi.

Chissà che cosa direbbero oggi Platone o Aristotele a proposito di un superficiale e astratto “like” su Facebook o alla doppia spunta blu su WhatsApp…

“Quando in una strada solitaria l’auto si arresta spontaneamente il conducente, che non è un buon meccanico, si sente perduto e darebbe qualsiasi cosa per sapere cos’è l’automobile dal punto di vista meccanico. In questo caso la perdizione è minima […] Ma, a volte, resta in panne la nostra vita intera, perché tutte le convinzioni fondamentali sono diventate problematiche […] L’uomo, allora, riscopre, sotto quel sistema di opinioni, il caos primigenio con cui è stata fatta la sostanza più autentica della nostra vita. Incomincia a sentirsi assolutamente naufrago; di qui l’assoluta necessità di salvarsi, di costruire un essere più sicuro. Allora si ritorna alla filosofia.” (J. Ortega y Gasset “Cos’è la filosofia”)

Condividi:

Commenti chiusi