L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Gelone risponde alla crisi e alla paura con una nuova visione di sviluppo, per fare un salto di qualità guardando anche al futuro come opportunità e al turismo come strumento di sviluppo: «Oggi, in questo momento storico difficilissimo per l’Italia e per il mondo intero, non possiamo e non dobbiamo restare fermi in un presente che fa paura ma che tuttavia non deve bloccarci – afferma il primo cittadino di Candelo -. Dobbiamo provare anche a costruire il nostro futuro e quello delle nuove generazioni, che saranno le più colpite. La politica deve provare a parlare anche di progetti e di soluzioni, non solo di problemi, di chiusure e di limitazioni: noi, nel nostro piccolo, proviamo a farlo».
Dopo la fase positiva vissuta quest’estate grazie alle iniziative mirate e alla promozione, con il borgo del Ricetto protagonista del turismo di prossimità (due italiani su tre, il 66%, hanno visitato i borghi italiani durante l’estate), e dopo il recente nuovo stop agli eventi del recente DPCM, l’Amministrazione rilancia con “Ready to Jump”, documento di indirizzo che inquadra le prospettive e le azioni turistiche per prepararsi ad un 2021 all’insegna dello sviluppo.
Non potendo organizzare incontri in presenza, ma anche per partire puntando a innovazione e massima condivisione, il lancio avverrà interamente in digitale: il piano è pubblicato sul sito del Comune di Candelo www.comune.candelo.bi.it (testo + tavole riassuntive) e accompagnato da un video appositamente realizzato, con la partecipazione di personalità in campo culturale e turistico di livello nazionale.
Ready to Jump, partendo da una sintetica fotografia della situazione locale, disegna le linee principali di un percorso di sviluppo turistico-culturale che riguarderà l’intera Città di Candelo: uno strumento politico di governo del territorio, ma anche operativo, in altre parole la mappa per orientare scelte e direzioni nei prossimi anni. Oltre a proporre azioni che l’Ente svolgerà direttamente, questo documento è anche alla base della volontà di cooperazione con tutti i portatori di interesse (commercio locale, proprietari di cantine, artisti e artigiani, enti, istituzioni e associazioni, eccetera).
Candelo è un paese residenziale, non ha fabbriche e attività produttive e per crescere deve puntare “sull’industria del bello e della cultura”, su un’offerta quotidiana e solida di esperienze e di servizi, sulla qualità della vita così da attrarre sempre più nuovi residenti. Di certo non ci si illude di realizzare tutto insieme e tutto subito, ma avere un piano serve proprio a poter realizzare i singoli interventi come step di una programmazione condivisa, che possa guardare lontano.
I PUNTI FONDAMENTALI DEL PIANO
- Ricetto: il monumento deve contribuire sempre di più a creare indotto e lavoro, oltre che progressivamente anche flussi economici in entrata per l’Ente, a vantaggio di tutti i cittadini. Questo va raggiunto offrendo ai visitatori un’esperienza piena e accattivante: in primis un percorso che sappia narrare il borgo e far vivere il Medioevo, a regime disponibile ogni giorno previo biglietto (accesso al borgo libero, accesso al percorso a pagamento). Per dare concretezza al progetto, un intero piano di allestimenti, da discutere con privati e attori del territorio. Alla valorizzazione collaborerà anche il prof. Alessandro Barbero, protagonista di spicco a livello nazionale, nella volontà di trasformare il borgo in un punto di riferimento del Medioevo rurale.
- Servizi: una visione di turismo che guardi all’offerta turistica come prodotto di qualità, con una progressivo professionalizzazione per dare ulteriore valore aggiunto e mirare ad uno sviluppo superiore a quello rilevabile fino ad oggi, offrendo possibilità ed esperienze quotidiane.
- Candelo città turistica: il Ricetto, punta di diamante e fulcro del sistema, va inserito all’interno di progettualità più estesa. Fondamentali saranno gli itinerari e i servizi che accompagnino i visitatori sul territorio, in particolare in Baraggia. Va poi potenziata ulteriormente la riqualificazione di piazza Castello, che già oggi contribuisce a generare un’immagine del paese come luogo vivo e vivace, e delle altre piazze e aree verdi del paese.
- Eventi e promozione: oltre a proseguire con il mantenimento dei marchi nazionali, occorre far decollare il brand “Ricetto di Candelo” sia con azioni di comunicazione\marketing mirate sia – non appena sarà possibile – con una politica nuova sugli eventi: da una parte i grandi eventi tradizionali (che rimangono un punto fermo, valutando eventuali restyling dei format, ove necessario), dall’altra la ricerca di contenuti di qualità che possano qualificare e rafforzare ulteriormente la destinazione, anche tramite micro-eventi diffusi lungo l’anno.
- Sostenibilità per i cittadini e nuova residenzialità: cura, decoro, un nuovo piano parcheggi, la partecipazione del tessuto socio-economico nel processo di sviluppo. Il progetto prevede anche la valorizzazione di aree verdi da vivificare con l’arte e proposte ludico-didattiche, perché quello che si vuole raggiungere è un turismo maturo, che guardi anche a rendere fruibile ed apprezzabile il paese a vantaggio dei cittadini: un luogo sa davvero accogliere se chi ci abita vi si sente accolto.
- Rete con il territorio: Candelo può e deve essere co-protagonista, insieme alle maggiori forze del Biellese, nell’ambito delle politiche e delle strategie turistiche, alla ricerca di una nuova identità e di risultati reali, per un territorio che cerca di rialzarsi dalla crisi occupazionale e ora anche dalla crisi che segue e che seguirà l’emergenza Covid-19. Obiettivo: strutturare non solo la promozione ma un’offerta collegata e condivisa, anche tramite card tra le realtà biellesi e piemontesi. Candelo può essere la porta d’accesso al territorio e in questo senso la sfida di Candelo riguarda tutto il Biellese.
Ready to Jump è un documento aperto al dialogo e al miglioramento: per opinioni, proposte e riscontri sul piano, è possibile scrivere a ufficiocultura@comunedicandelo.it
c.s.