Campiglia Cervo. Grazie alla Pro Loco di Riabella “traccia” fissa dei trail #distacalacrava Run e Rampia Campel

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Sebbene la pandemia da Covid-19 abbia di fatto annullato ogni attività tradizionale della Pro Loco di Riabella in questo autunno 2020 (è saltato il tradizionale Pranzo d’Autunno di ottobre, così come non si terrà la sempre apprezzata doppia Bagna Cauda di fine novembre), i volontari dell’Associazione non si sono persi d’animo e hanno approfittato della sosta forzata di tutti gli eventi sociali per posare, con il benestare del Comune di Campiglia Cervo, la segnaletica permanente dei due trail che la Pro Loco organizza ogni anno, a parte – ovviamente – in questo drammatico 2020.

Chi, a lockdown finito, percorrerà mulattiere e sentieri intorno a Riabella si imbatterà così facilmente nella capretta adottata ormai da anni come icona goliardica dalla Pro Loco. In due colori diversi:

1. La capretta arancione segna il percorso della #distacalacrava RUN, minitrail ad anello di circa 12 km con un dislivello di 560 m D+ con partenza e arrivo da Riabella (parcheggio sotto la chiesa), di cui sono già tenute tre edizioni (2017, 2018 e 2019).

Un percorso vario e a tratti panoramico che inizia con l’attraversamento della borgata di Riabella arrivando fino al Parco degli Arbo, l’area dei castagni centenari curata dalla Pro Loco, per poi continuare verso il Belvedere del Mazzaro in un lungo anello che tocca molte delle altre frazioni del Comune di Campiglia Cervo. Giunti a Driagno si prosegue per Magnani e si sale attraverso la Trüna, la galleria pedonale che il grande impresario Giovanni Pietro Magnani (1812-1893) fece realizzare a sue spese sotto al parco della sua villa, area in origine attraversata dall’antica mulattiera che collegava il cantone Magnani alla Balma, evitando così intrusioni da parte dei compaesani.

Il minitrail raggiunge poi l’ex municipio di San Paolo Cervo e la frazione Piana fino all’Asmara. Dopo il ponte, all’incrocio con la S.P. 100, si sale lungo la mulattiera che porta a Quittengo. Attraversato l’abitato del paese, si prosegue ancora in salita fino a Ballada e ad Albertazzi per scendere nuovamente fino a Roreto, dove si è accolti dalla maestosa villa “castello” costruita verso la metà dell’Ottocento dall’impresario Pietro Antonio Piatti (1802-1864) e che ospitò tra gli altri anche Camillo Benso di Cavour ed Edmondo De Amicis.

Si risale poi lungo la strada asfaltata fino all’imbocco con il sentiero (in piano) che conduce, attraverso le ex cave di sienite della Pila, fino a Tomati. Da qui si scende lungo la mulattiera fino alla Balma, per poi percorrere la strada carrozzabile fino a Riabella.

2. La capretta nera segna il percorso del vertical trail Rampia Campel che da frazione Bogna di Campiglia Cervo sale all’Alpe Campello per un totale di 3,5 km 800 m D+.

Il percorso, tutto in salita, parte da località Naiasco, poco dopo l’antico ponte in pietra che a Bogna attraversa il torrente Cervo, per salire a Riabella lungo la mulattiera del “Crest” (E12), attraversare l’intero abitato di Riabella e finire fino all’Alpe Campello lungo il sentiero E10, che dopo aver incontrato il “Tracciolino” arriva quasi alla Galleria Rosazza.

«Siamo molto soddisfatti – dichiara Emanuele Rolando, presidente della Pro Loco -, la stasi che ha caratterizzato buona parte dell’anno e che in questa fase di fatto impedisce ogni evento comunitario non ci ha fatto perdere d’animo; anzi, abbiamo ritenuto di impiegare il tempo a disposizione per dedicarci alla posa della segnaletica permanente dei nostri due trail, che ovviamente quest’anno sono saltati, ma che riproporremo l’anno prossimo. La segnaletica fissa permetterà non solo di far risparmiare tempo ed energie ai nostri volontari nelle prossime edizioni, ma soprattutto offre la possibilità a chiunque, non solo ai runner, e in qualunque momento dell’anno di cimentarsi nei percorsi, che regalano angoli davvero suggestivi attraversando le nostre borgate e i nostri boschi. Ringraziamo il Comune di Campiglia Cervo per l’avallo alla nostra iniziativa, che – siamo sicuri – contribuirà a valorizzare ancor più la nostra rete di sentieri».

A Riabella, sotto la chiesa, è presente una mappa con i due percorsi. Entrambi presentano parti con fondo sterrato e sconnesso che richiedono confidenza con l’ambiente di montagna: si consiglia pertanto un abbigliamento adeguato e l’utilizzo di scarpe da trail.

c.s.

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