Borriana. In sala consiliare la mostra dal titolo “Com’eri Vestita?”, per dire no alla violenza di genere

0

Sensibilizzare la comunità su un tema delicato e importante come la violenza di genere, ma soprattutto smantellare gli stereotipi che colpevolizzano le vittime. “Com’eri vestita?” è la domanda che spesso le donne che hanno subito violenza sessuale si sentono rivolgere quando denunciano il fatto. È una domanda che porta con sé un pregiudizio pesante, che la vittima sia colpevole quanto il carnefice, e che la violenza si sarebbe potuta evitare se la donna avesse indossato abiti diversi, più castigati.

Quest’idea veicola un messaggio distorto, sbagliato, perché le colpe sono sempre di chi commette violenza, qualsivoglia tipo di violenza rispetto alla quale non deve sussistere alcun tipo di giustificazione.

Ecco perché l’Amministrazione comunale di Borriana ha portato nella sala consiliare del Municipio la mostra intitolata “Com’eri Vestita?”, inaugurata domenica scorsa 21 novembre e aperta fino a domenica prossima, 28 novembre.

L’esposizione nasce da un progetto ideato dalla dottoressa Jen Brockman (Università del Kansas, USA, 2013). Nel 2018, grazie all’Associazione Libere Sinergie di Milano, è stata adattata al contesto socio-culturale del nostro Paese e ha iniziato a circolare in Italia e in Europa.

I visitatori potranno identificarsi con quanto narrato attraverso la vicinanza con gli abiti esposti, che rappresentano le fedeli riproduzioni di quanto indossato dalle vittime durante la violenza. Per contestualizzare maggiormente il racconto, nell’esposizione realizzata dalle curatrici biellesi Sonia Borin e Sonia Benna, a ciascuna storia è stato affiancato uno scatto fotografico appositamente realizzato dai volontari del Gruppo Foto.Art di Cossato.

Le storie esposte rappresentano fatti realmente accaduti, raccolte dalle operatrici dei centri antiviolenza italiani, ma a tutela della privacy degli utenti, volutamente non si riferiscono a casi verificatisi in provincia di Biella.

Le fotografie, in quanto opere artistiche, non raffigurano i luoghi in cui si sono verificati i fatti narrati.

Gli audio delle storie, tradotti in cinque lingue, e il libro stampato in carattere Braille rendono la mostra accessibile a chiunque desideri visitarla.

Sempre sull’onda lunga della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato prossimo, 27 novembre, alla presenza del sindaco Francesca Guerriero e delle rappresentanti di alcune associazioni del territorio (VocidiDONNE, NONSEISOLA, Paviol, Underground e Women@Work), verrà inaugurata la Panchina Rossa posizionata nel Giardino San Francesco di via Durando Nelson, angolo via Frassati.

Condividi:

Commenti chiusi