Biella. “Uomini in scarpe rosse”, il flash mob di “Teatrando” contro la violenza sulle donne

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Un flash mob tutto al maschile per dire basta alla violenza sulle donne. “Uomini in scarpe rosse” è stato un evento unico nel suo genere, perché ha visto protagonisti proprio gli uomini, ovvero chi agisce la violenza. Uomini che decidono di mettersi in discussione e che “diventano partigiani”, scegliendo di stare dalla parte delle donne.

La violenza di genere è uno dei temi più scottanti della contemporaneità, uno di quelli che smascherano lacune prima di tutto culturali, ponendo in stato d’accusa la società in cui viviamo.

Si tratta di un problema noto a tutti, che la pandemia ha ulteriormente acuito, costringendo uomini e donne ad una convivenza forzata e amplificando le situazioni di disagio economico-sociale. I dati su femminicidi e violenze familiari parlano molto chiaro, e non ammettono repliche.

Ecco perché Paolo Zanone di Teatrando ha deciso di raccogliere la sfida lanciata sui social da Milena Gabanelli, che in un recente post chiedeva proprio agli uomini di diventare protagonisti attivi del cambiamento.

Ieri pomeriggio, sabato 27 febbraio, 26 “figuranti” hanno attraversato le strade di Biella con dei cartelli sotto braccio, dalla sede dell’Associazione fino alla Fons Vitae e ritorno, affiancando idealmente le associazioni femminili che da anni si prodigano nella sensibilizzazione, aiuto e formazione (ad esempio nelle scuole) sul tema della violenza di genere.

Il momento clou, davanti a Palazzo Oropa, è stato appunto il flash mob. Qui il corteo degli “Uomini in scarpe rosse” si è fermato per qualche minuto, mostrando quanto scritto sui cartelli, prima di proseguire lungo via Italia. Messaggi potenti, che avevano lo scopo di stimolare riflessione e presa di coscienza.

Anche, e soprattutto, in tempo di pandemia, per fare in modo che almeno sul tema delle violenza di genere si possa finalmente dire “ne usciremo migliori”.

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