Biella. Una serata in compagnia di Lorenzo Barone alla scoperta delle sue “imprese eroiche” in sella a una bici

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Ieri sera, mercoledì 18 dicembre, a Città Studi si è tenuta una serata di incontro organizzata dal CAI sezione di Biella (gruppo mtb) con Lorenzo Barone un cicloviaggiatore estremo.

Appena Lorenzo inizia a raccontare dei suoi viaggi in sella alla propria bici, capisci subito che è un ragazzo fuori dalle righe, pieno di energia e vitalità. Un vero spirito libero!

22enne di San Gemini, gira il mondo in bicicletta da quando ha compiuto 18 anni. In quattro anni ha attraversato ben trentaquattro paesi, resistendo a temperature estreme e sfidando la fatica in solitudine.  Ha percorso più di 56.000 km in 900 giorni effettivi di viaggio visitando quasi tutta l’Europa e parte dell’Asia. I suoi compagni di avventura sono la bici, una tenda, sacco a pelo, fornello, pentolino, materassino e macchina fotografica. 

La bici di Lorenzo Barone

Il suo primo viaggio in bici, (compiuto a 18 anni) in Portogallo è stato una fuga da una vita monotona e ripetitiva; successivamente voleva conoscere temperature diverse e  paesaggi stupendi (come l’Islanda).

Appena finito l’ultimo anno di scuola ha conquistato l’Etna e le cime di Lavaredo.

La sua “prima vera impresa” – dice – è stata scalare il Monte Vettore.

Da ragazzino praticava parkour uno sport metropolitano caratterizzato da percorsi acrobatici pericolosi. Si allenava quattro ore al giorno ma le ginocchia ad un certo punto ne hanno risentito e così ha iniziato a dedicarsi ai tuffi sul lago di Garda. Poi è arrivata la passione per la bici.

Il viaggio più lungo l’ha compiuto a 19 anni. Otto mesi di pedalate attraversando Danimarca, Islanda, Svezia e con le ruote chiodate è giunto in Finlandia e in Norvegia dove ha poi raggiunto Capo Nord in pieno inverno (con temperature fino a -30 gradi) centrando così il suo obiettivo. I suoi ricordi più belli sono una pedalata in Lapponia, di notte, dopo una tormenta di neve con una luna enorme e stupenda e i laghi salati in Turchia.

Tra le sue imprese “eroiche”: una traversata del Sahara di ben 410 km da Merzouga fino al lago Iriki, una scalata al Jbel Toubkal, la vetta più alta del Nord Africa (4167 mt).

Nel 2018, a gennaio e febbraio, ha percorso la seconda strada più alta del mondo (4655 mt) : la Pamir Highway in Asia Centrale sfidando i -30 gradi.

Nei suoi viaggi spende poco e si mantiene facendo il giocoliere di strada e ultimamente vendendo le foto scattate durante le sue imprese. Adesso però sta cercando uno sponsor.

Durante la serata ha raccontato anche del viaggio che farà in Siberia a Gennaio 2020 e di come si è costruito l’equipaggiamento necessario. Si è inventato un particolare sacco a pelo con una sorta di boccaglio dove far uscire l’umidità per non farla ghiacciare.

Dice Lorenzo:

“Presto un aereo mi porterà in Siberia a Magadan dove in bicicletta, da solo, senza alcun supporto, inizierò a pedalare con l’intento di attraversare la zona più fredda del mondo dopo l’Antartide, nel mese più freddo dell’anno, a gennaio.

Nella Sacha – Yakutia si sono registrate temperature record di -71.2 °C , la media minima di gennaio è la più fredda, fino a -51°C (come in foto) con picchi sotto i -60°C e massime quando fa “caldo” di -40°C.

Il progetto è di partire da Magadan e di percorrere 5.000 km fino a Irkutsk in un tempo massimo di 3 mesi con temperature spero non sotto i -60°C e distanze “desertiche” fino ad oltre 350 km dove mi caricherò di scorte di cibo. Sarò il più giovane anche solo ad averci provato. Impresa?! No. Questa è solo vita.”

Gli ingredienti della serata sono stati sicuramente le emozioni e lo sport. È stato facile essere “rapiti” dai suoi racconti di viaggi speciali effettuati in condizioni estreme. Potresti stare ore ad ascoltare le sue avventure e non ti annoieresti mai. Con la sua semplicità ci fa sognare e riflettere su alcuni aspetti importanti della vita. Bisogna far tesoro dell’esperienza e imparare a cavarsela da soli in tutte le situazioni perché spesso nella vita vale il detto: “Volere è potere”… e Lorenzo vuole continuare a inseguire con grinta, determinazione e anche con un pizzico di “follia” i propri sogni. Continua così!

Chapeau!

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