Biella. Ultimo Consiglio comunale per Giovanni Rinaldi: il candidato sindaco M5S lascia Palazzo Oropa

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Come anticipato nell’articolo pubblicato ieri, il Consiglio comunale di lunedì scorso si è rivelato, a tratti, davvero scoppiettante. Per qualcuno, però, è stato anche l’ultimo. Giovanni Rinalidi, candidato sindaco alle scorse amministrative per il M5S, lascia il suo posto a Palazzo Oropa e lo fa con i fuochi d’artificio: ha iscritto quattro interrogazioni all’OdG e si è tolto sassolino (nemmeno troppo… “ino”) dalle scarpe…

Dalla prossima seduta dell’Assemblea, il testimone passa a Rocco Botta primo dei non eletti, con la possibilità/previsione che a metà legislatura lo stesso subentrato a Rinalidi lasci a propria volta il posto a Rosalba Gaudelli.

«Sono soddisfattissimo di quello che ho fatto in questi anni – ammette l’avvocato siciliano di nascita ma biellese d’adozione -, tanto o poco non lo so. L’unica cosa di cui sono veramente orgoglioso è di aver potuto, per cinque anni, rappresentare in Consiglio comunale una piccola parte della comunità locale. Da non biellese, ma da residente di lungo corso in città, quest’esperienza mi ha dato modo di sentirmi totalmente integrato. E in un momento storico in cui l’integrazione, che non riguarda solo lo straniero ma in generale chi non è del posto, Biella mi ha saputo accogliere».

«Lascio Palazzo Oropa – continua – con la città nelle mani di un’Amministrazione a trazione leghista nella speranza che la Lega, a Biella, riesca a discostarsi un po’ dalle politiche nazionali e prenda posizione a favore dei cittadini, stranieri inclusi (questo, peraltro, è stato il tema di una delle suddette interrogazioni, ndr). Credo comunque che in questa città ci sia quella maturità politica e culturale capace di tenerci al sicuro dal sentimento di rancore e di odio purtroppo diffuso nel Paese. Mi auguro che quanto prima ci sia una svolta, che deve essere in primis di carattere culturale».

Quanto al suo ruolo all’interno del M5S Biella, l’avvocato Rinaldi non ha dubbi: «Non è che abbandoni la politica, ho solo chiesto di poter restare al fuori da ruoli attivi, ma sarò a disposizione degli attivisti più giovani, quando ci sarà da preparare documenti o strategie “d’attacco”, anche in virtù dell’esperienza amministrativa che ho maturato in questi anni».

In ogni caso, almeno un grande risultato politico il M5S biellese può incorniciarlo e metterlo in bacheca. L’ingresso di Lucia Azzolina nella nuova compagine del governo giallorosso è come un gol da cineteca: «Posso dire di lasciare col sorriso. Lucia entra di diritto nella storia politica biellese come una delle pochissime persone ad essere diventata membro di una squadra di governo. E il fatto che lei sia espressione del Movimento biellese è una cosa bellissima. Ci tengo, però, a sottolineare che il merito è tutto suo, della sua grande preparazione e competenza sul mondo della scuola. Lucia non ha avuto alcuna spinta a sostegno, anzi, tutti sanno che io, all’epoca, avevo preso una posizione di netto contrasto con Di Maio. Quindi è stata riconosciuta e premiata la sua professionalità».

Quando gli chiediamo il suo parere su questa “strana coppia” che è il nuovo esecutivo PD-M5S, s’illumina: «Il fatto che ci sia stata una virata verso una posizione più morbida, molto più vicina alla mia sensibilità, è un altro motivo di grande soddisfazione. Anche in questo senso, posso affermare di lasciare il mio posto con molta più tranquillità. Sono sempre stato critico sulle idee della Lega e anche su alcune scelte importanti fatte dal M5S quando era alleato di governo. Oggi lo scenario politico nazionale è cambiato, secondo me in meglio».

Un passo indietro, ma non un’uscita di scena definitiva, dunque. Conoscendolo, e pur non avendo condiviso tutte le sue battaglie, sappiamo che la passione di Giovanni Rinaldi per la cosa pubblica non è di quelle facili da (auto)imbavagliare, quindi siamo convinti che, presto o tardi, non mancherà occasione per tornare a parlare (o discutere) con lui di politica e amministrazione del territorio.

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